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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

La maggioranza traballa sul piano di salvataggio di Teateservizi, che ha i pareri non favorevoli di revisori e dirigente

Deserta la seduta di questa mattina, l'assise civica discuterà il provvedimento lunedì, mentre pesano le assenze dei civici del vice sindaco De Cesare e del capogruppo Pd Di Giovanni in commissione Bilancio

I diretti interessati negano problemi politici, ma l'assenza degli esponenti del "polo civico" del vicesindaco Paolo De Cesare, ieri, in conferenza dei capigruppo e in commissione Bilancio, ha fatto più rumore che mai. E non è passata inosservata neppure la defezione del capogruppo del Partito Democratico Filippo Di Giovanni, che ha mancato entrambi gli appuntamenti. 

L'amministrazione Ferrara, dunque, si appresta ad affrontare uno degli scogli più duri del suo mandato con una situazione politica non proprio serena. Tanto più che il provvedimento per salvare Teateservizi che sarà sottoposto al vaglio del consiglio comunale ha avuto il parere non favorevole del collegio dei revisori dei conti del Comune e del segretario generale Celestina Labbadia, dirigente ad interim del settore Finanze.

Certo è che ieri la commissione presieduta da Edoardo Raimondi non ha votato il provvedimento, quindi è stata convocata nuovamente lunedì mattina. E la seduta consiliare di stamani è andata deserta, per cui l'assise civica si riunirà dopodomani, alle 18, quando dovrà necessariamente discutere e votare il piano di salvataggio di Teateservizi, che va presentato al tribunale entro venerdì per evitare il crac. 

Intanto, dai consiglieri di Fratelli d'Italia Carla Di Biase, Roberto Miscia e Giuseppe Giampietro arriva un attacco a De Cesare e ai suoi: "Mentono - accusano - quando dichiarano che non esiste un caso politico. È evidente che il caso politico esiste e come e ha decretato la fine del matrimonio tra lui e il sindaco".

Gli esponenti di opposizione si rivolgono anche all'assessore al Bilancio, Tiziana Della Penna: "Ci dica - incalzano - dove era durante questo periodo e, soprattutto, quali atti ha posto in essere per evitare la situazione drammatica delineata dalla Corte dei Conti. Ci dica se questo piano di risanamento è in linea con il bilancio dell'ente, da lei stessa presentato". I consiglieri di Fratelli d'Italia invocano le dimissioni del gruppo di De Cesare per "decretare la fine di questa amministrazione in evidente carenza di maggioranza".

I consiglieri dei gruppi di Chi ama Chieti e Chieti c'è, però, proseguono sulla linea di ieri: "Ci teniamo a ribadire - dicono - che la nostra perplessità si basa su criteri oggettivi pienamente espressi nei pareri del nostro segretario generale, anche quale dirigente ad interim del settore affari finanziari, e del collegio dei revisori dei conti, oltreché nei rilievi fatti dalla Corte dei Conti". 

"Invece di perdere tempo incaponendosi su una strada del tutto impercorribile - propongono - sarebbe più utile lavorare da subito per avviare un processo di definizione della riscossione ordinaria e coattiva e degli affidamenti dei servizi cimiteriali e dei parcheggi, con tanto di riassorbimento dell'attuale personale di Teateservizi da parte dei nuovi affidatari delle suddette attività. L’affidamento all’agente nazionale della riscossione, ossia all'Agenzia delle entrate, può essere effettuato senza alcuna gara e quindi immediatamente, l’interlocutore è assolutamente affidabile da un punto di vista dell’organizzazione, avendo come propria mission quella di riscuotere. Nei mesi a venire potrà valutarsi con calma se è il caso di affidare tutta o una parte della riscossione ad un altro soggetto; infatti, l’adesione all’agente nazionale della riscossione può essere rescissa in qualunque momento, non essendovi alcun vincolo di durata. Questo è ciò che si può fare nell’immediato. Già nel 2021, avevamo paventato ipotesi diverse che contemperassero le esigenze dell'ente con quelle della partecipata, ma sono rimaste inascoltate."

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