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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Tavolo emergenza Covid, la dimissionaria Pompilio accusa il sindaco: "Sostituita per motivi politici"

Si fa sempre più profondo e ormai definitivo lo strappo dalla maggioranza dell'esponente di Azione Politica, che dopo il consiglio in cui aveva votato contro il piano di rientro aveva rimesso l'incarico nelle mani del primo cittadino

La presa di distanza della consigliera di Azione Politica Serena Pompilio dall'amministrazione Ferrara si fa sempre più netta, dopo il voto contrario al piano di riequilibrio finanziario.

Questa volta, la consigliera contesta il sindaco sulla gestione del tavolo tecnico per la gestione dell'emergenza sanitaria. 

“Ho accolto con grande entusiasmo l’iniziativa di formare un tavolo istituzionale e condiviso - dice - preposto a studiare ed attuare misure utili a contrastare la pandemia; ho apprezzato le motivazioni che animavano i preponenti ma, mio malgrado, devo prendere atto che, nella realtà, si stia dando un taglio politico ad un tavolo che doveva avere natura tecnico-istituzionale così snaturandolo nella sua fondamentale funzione".

Dopo il consiglio la consigliera Pompilio, che era stata designata come membro del tavolo, ha rimsso il mandato nelle mani del sindaco "per comprendere - dice - se si ritenesse unanimemente che il mio contributo fosse ancora utile alla cittadinanza. Il sindaco - dice - a fronte di tale gesto di correttezza istituzionale, ha deciso di assegnare il mandato ad altro consigliere come da me appreso solamente in occasione dell’ultima commissione in tema di sanità. La predetta decisione può essere sorretta solamente da due possibili motivazioni: o il sindaco ha improvvisamente ritenuto che non avessi più le competenze per rappresentare il consiglio comunale nel suddetto tavolo, o che fosse opportuno sostituirmi con altro rappresentante più avvezzo a conformarsi agli ordini di scuderia”, accusa la consigliera Pompilio.

Per lei, dunque, questo dimostrerebbe "la volontà di attribuire al tavolo quella connotazione politica lontana anni luce dello spirito iniziale della lodevole iniziativa”.

“Come se ciò non bastasse - prosegue - durante l’ultima commissione consiliare in tema di sanità, è stato affermato che l’accoglimento della proposta di formazione del tavolo tecnico permanente proveniente da esponenti dell’opposizione non risiederebbe nella volontà di superare le divisioni ideologiche al fine di creare una task force in grado di studiare ed attuare misure idonee a contrastare le innumerevoli problematiche connesse alla pandemia, bensì nella volontà di convertire il tavolo stesso in strumento di pressione nei confronti della Asl e del suo direttore generale, restii a recepire le indicazioni sanitarie provenienti dall’amministrazione".

"Ritengo che le gravi carenze che stanno accompagnando l’amministrazione sanitaria vadano denunciate nella sede istituzionale preposta rappresentata dal comitato ristretto dei sindaci - aggiunge Pompilio - che dovrebbe essere presieduto proprio dal nostro sindaco. In tale veste, invito il dottor Ferrara a mettere in campo tutte le misure opportune a rendere operativo l’organo in questione, magari anche rivolgendosi alla massima autorità amministrativa, al fine di costringere la Asl a sedersi al tavolo competente. Il sindaco si faccia coraggio, metta in campo tutta la sua autorità ed autorevolezza e costringa chi di dovere a rendere funzionante gli organismi preposti anziché strumentalizzare iniziative intraprese con il più ampio spirito di collaborazione da tutto il consiglio comunale mortificandone la finalità sociale. Nonostante tutte le gravi strumentalizzazioni sopra evidenziate - conclude - continuerò a prestare il mio contributo ad una iniziativa nella quale ho creduto molto e che sono sicura potrà licenziare importanti misure a favore della cittadinanza laddove non snaturata”.

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