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Carenza idrica, Chieti Viva torna a suonare la sveglia all'amministrazione: "Basta con gli sprechi"

Alla siccità si aggiunge il fatto che, come rilevato dall'Istat, il Chietino è la provincia con la maggiore dispersione di acqua a causa delle reti colabrodo

Un appello e un rimprovero, all'amministrazione comunale teatina, ad affrontare insieme l'annoso problema della carenza idrica in città. A lanciarlo il consigliere comunale Giampiero Riccardo e la presidente di Chieti Viva Rita Iolanda Di Falco, che dicono: "Noi stiamo cercando di alzare l’attenzione sul tema, suggerire soluzioni, supportare il sindaco e l’amministrazione comunale, ma a quanto pare del nostro sostegno sembrano non aver bisogno, sembra quasi dia fastidio. Purtroppo, però, i risultati sul tema acqua sono sotto gli occhi di tutti".

"In Abruzzo - evidenziano - l’acqua c’è, come in gran parte d’Italia, che può contare su un patrimonio idrico tra i migliori d’Europa. Eppure, ne sprechiamo di più a causa di una rete colabrodo che peggiora ogni anno che passa. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Istat nel 2020 a Chieti, per ogni cento litri immessi nella rete di distribuzione, il 71,7% d'acqua non è arrivato nelle case ed andato sprecato. Siamo il comune capoluogo con la dispersione più alta d'Italia. Questa imponente perdita di risorsa idrica aggrava ulteriormente la generale situazione di carenza d’acqua estiva dovuta principalmente alla siccità che famiglie, operatori del settore agricolo, del turismo e imprese della Val Pescara vivono ormai da tempo". 

"Da anni - incalzano Riccardo e Di Falco - Chieti Viva e cittadini hanno il ruolo di Cassandra nel descrivere il paradossale squilibrio idrico che costringe la nostra città a sprecare acqua in inverno per poi vedersi chiudere i rubinetti in estate per carenza. L’Aca, la Regione, ma lo stesso Comune di Chieti, davanti a tutto ciò, sembrano la cicala della favola di Edipo, che anziché lavorare per mettere in campo ogni tipo di soluzione perde tempo in chiacchiere e considerazioni futili. Se si vuole arrivare preparati ad affrontare i momenti difficili, è necessario impegnarsi, anche con fatica, con uno sforzo che non si esaurisce individualmente nel 'qui e ora', ma sinergico, con una visione strategica sul domani". 

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