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Spending review, Di Giuseppantonio: Province a rischio dissesto

Per il presidente dell'Upi Abruzzo le decisioni del governo condannano gli enti regionali a tagli eccessivi, che porterebbero a non poter garantire servizi ai cittadini e a non poter più pagare i dipendenti

Tagli alle province abruzzesi per 21 milioni di euro entro il 2013. È l’effetto della spending review, la revisione della spesa regolata dal decreto legge 95/2012 approvato lo scorso 6 luglio. E il presidente dell’Upi (Unione delle province) Abruzzo, già presidente della provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, lancia l’allarme: si rischia di non poter pagare gli stipendi.

Quest’anno i tagli complessivi nella regione arriveranno a 7 milioni e 106 mila euro. Nel 2013, invece, il taglio a carico delle province abruzzesi raddoppierà: 14 milioni e 211 mila euro. La scure colpirà i “consumi intermedi”, ma non determinerà l’abbattimento della spesa improduttiva bensì di quella destinata ai servizi. E per Di Giuseppantonio questo potrebbe comportare “l’impossibilità di garantire servizi essenziali, e persino il dissesto”.

“Alcune delle voci più importanti all’interno dei consumi intermedi sono rappresentate dai servizi ai cittadini – spiega – come trasporto pubblico locale, ma soprattutto formazione professionale e manutenzione degli immobili ovvero edifici scolastici e patrimonio immobiliare”. Queste ultime due voci costano alle province rispettivamente 2.253.822 euro e 7.288.435 euro. 

“Tagli di questa portata – prosegue il presidente - rischiano di cancellare importantissimi settori di intervento e di incidere sull’acquisto di beni e servizi: oltre alla manutenzione delle scuole, quella delle strade, lo sgombero della neve, il taglio dell’erba, i Centri per l’Impiego, il carburante per gli automezzi, la segnaletica, le utenze di energia elettrica, gas, telefono e acqua”. La Provincia, dunque, rischia di non poter più garantire servizi ai cittadini.  

Secondo Di Giuseppantonio “per le Province abruzzesi piove sul bagnato”. Si riferisce alle spese affrontate l’inverno scorso durante l’emergenza neve: “A fronte dei 22 milioni euro spesi in Abruzzo – puntualizza - il Governo ha messo a disposizione solo 9 milioni di euro per tutte le Regioni”. Meno della metà del denaro speso nella sola regione da ripartire per tutta Italia.

Secondo il presidente dell’Upi Abruzzo i tagli sono ancora più inaccettabili dal momento che “le Province fra il 2008 e il 2011 hanno ridotto la spesa corrente, con una variazione del meno 6,4 per cento. Ma la spending review non ne tiene conto e il provvedimento del Governo – sottolinea il Presidente Di Giuseppantonio -  si trasforma in un evidente taglio delle risorse, non nella razionalizzazione della spesa e nella eliminazione degli sprechi che era doveroso attendersi”.

Per Di Giuseppantonio l’epilogo sarebbe disastroso:  “Non solo sarà quasi impossibile mantenere gli equilibri di bilancio, ma sarà a rischio il pagamento degli stipendi ai dipendenti. Peraltro, tutte le Province dal 2012 sopportano già un taglio delle risorse di 915 milioni di euro e il taglio di 500 milioni deciso con il Decreto Legge intacca i bilanci in corso. Le Province – prosegue - negli ultimi 5 mesi dell’anno dovrebbero dunque contrarre i propri consumi intermedi del 13 per cento su base annua ovvero del 26 per centose si considera che alla fine dell’anno mancano poco più di 5 mesi mesi. L’impressione, purtroppo – conclude il Presidente Di Giuseppantonio – è che attraverso una manovra finanziaria così forte si voglia arrivare allo svuotamento delle Province, realizzando così gli obiettivi dell’art. 23 del decreto “salva Italia”, e vanificando il processo di riordino delle Province sul tavolo delle riforme istituzionali”. 

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