Sos commercianti, Carbone: "La politica ha fallito"
Il consigliere Fli: Se i commercianti consegnano simbolicamente le chiavi delle loro attività significa che la politica ha fallito"
“Se i commercianti consegnano simbolicamente le chiavi delle loro attività significa che la politica ha fallito” così il consigliere comunale Fli, Alessandro Carbone, commenta la protesta organizzata dalle associazioni di categoria il prossimo 22 gennaio ‘per non morire di tasse’.
“La provincia di Chieti ha visto un gran numero di saracinesche abbassate di attività commerciali complice anche la vicinanza alla grande distribuzione organizzata” dice Carbone che in una nota stampa propone tre soluzioni all’amministrazione.
“Un primo rimedio – dice potrebbe essere la costituzione di un Centro Commerciale Naturale, un’aggregazione di negozi della stessa via o quar¬tiere, uniti in consorzio, per pro¬muovere le attività commerciali nel cuore della città, una occasione per rilanciare le zone a media-alta densità commerciale ed artigianale come i centri storici dei più piccoli comuni. Un secondo –aggiunge - dovrà essere quello di valorizzare l'artigianato locale nel suo più alto valore aggiunto nel suo valore strettamente legato al turismo, inteso nella sua massima definizione di tutto quello che il territorio produce, con l'obiettivo di stabilire un utile rapporto di reciprocità turismo-artigianato”.
Per Carbone occorre l’ sos di Confesercenti, Confartigianato, Casartigiani e Cna “dia spinta alla classe politica per un rapido e coraggioso ripensamento della politica economica che dovrà restituire ai commercianti, agli artigiani, alle imprese, alle Pmi in particolare, la forza per investire, innovare, creare nuovo lavoro. Occorre ripartire – conclude - da due nodi fondamentali: realizzare risparmi consistenti nella spesa pubblica e ridurre significativamente il peso del fisco su famiglie ed imprese e attività”.