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In Abruzzo c'è la 'Ndrangheta, Smargiassi: "Subito l'osservatorio della legalità"

Il consigliere regionale del Movimento 5 stelle è il primo firmatario della legge che istituisce l'importante organo

Chiede a gran voce l’istituzione della legge regionale sulla criminalità il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, alla luce delle numerose inchieste sulla presenza della ‘Ndrangheta in Abruzzo. A partire dalle inchieste del Tribunale di Vasto, Histonium ed Histonium 2, in merito ad un organizzazione criminale con base in città, ed alle condanne emesse dal medesimo Tribunale nell'ambito del processo "Adriatico" per reati di associazione di tipo mafioso; e ancora, con la recente operazione antimafia nel chietino denominata "Design", che ha portato a scoprire un'organizzazione con connotazioni tipiche della criminalità organizzata calabrese riconducibile alla 'ndrangheta, passando dalle inchieste sugli interessi della 'ndrangheta per la ricostruzione post sisma a L'Aquila. 

“Possiamo ancora far finta che l’Abruzzo sia indenne al pericolo delle mafie? La mia risposta è no!”, tuona Smargiassi, primo firmatario della legge istitutiva dell’Osservatorio regionale della legalità.. 

"Quando nel 2015 pensammo all'idea di un Osservatorio della Legalità regionale - spiega - lo facemmo con l'intenzione di dotare l'Abruzzo di uno strumento che fosse a sostegno delle forze di giustizia, che quotidianamente combattono contro il crimine e la sua diffusione. Ricordo ancora la prima conferenza stampa di presentazione del progetto di legge, quando tra l'altro parlammo della necessità di riflettere sui pericoli derivanti da possibili infiltrazioni della criminalità organizzata, interessata ad esportare i propri loschi affari anche sul territorio della nostra regione; ricordo in quell'occasione di aver scorto nei presenti espressioni sgomente e perplesse, incredule al solo pensiero che anche l'Abruzzo non fosse indenne dai fenomeni che nel passato tutti noi vedevamo lontani. Eppure - continua il consigliere 5 stelle - i fatti e le inchieste nelle diverse province abruzzesi, soprattutto nel Chietino, hanno dimostrato che, purtroppo, il nostro grido d'allarme non fu lanciato in maniera avventata. Un allarme che fu lanciato anche dal Presidente della Corte D’appello Schirò che ha sostenuto che il territorio vastese, va attenzionato per l’infiltrazione malavitosa e che oggi è confermata dal Procuratore di Vasto, Di Florio, che ha sostenuto che la città Non è un’isola felice”.

“Le inchieste sopra citate - spiega il Consigliere - rendono ancor più attuale il monito del pm Nino Di Matteo, affinché la politica si riporti in prima linea nella lotta alla mafia. In questo senso - continua Smargiassi - l'Osservatorio sarà in prima linea contro le mafie, attraverso un sostegno fattivo al lavoro delle forze dell'ordine anche attraverso confronti e tavoli tecnici dedicati, ma anche contro tutte le altre fattispecie criminose, attraverso riunioni, convegni, proposte di legge e quant'altro si rilevi utile per diffondere la legalità in Abruzzo".

Il Consigliere Smargiassi conclude con l'auspicio che "con l'ormai imminente ripresa dei lavori del Consiglio regionale si arrivi presto alla nomina dei componenti l'Osservatorio, quale primo passo per rendere definitivamente operativo uno strumento unico ed importante per l'Abruzzo".

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