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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Caos autostrade, Di Giuseppantonio torna a chiedere la terza corsia e la sistemazione dei viadotti

Il sindaco di Fossacesia, che più volte in passato, nei vari incarichi ricoperti, ha denunciato le condizioni dell'A14, parla di una situazione "grave e pericolosa"

Torna a chiedere, come fa da anni, la realizzazione della terza corsia e la sistemazione dei viadotti nel tratto abruzzese dell'autostrada A 14 il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio.

“Siamo arrivati al culmine di una situazione grave, pericolosa e ormai non più sostenibile lungo la rete autostradale abruzzese A14 e queste continue chiusure provocano gravi conseguenze alla ripresa del Paese in un anno che, come noto, è già di per sè molto faticoso”, attacca Di Giuseppantonio.

Più volte in passato, prima come sindaco, poi come presidente della Provincia di Chieti, vice presidente Anci e segretario regionale Udc, ha denunciato le pessime condizioni della rete autostradale. 

“I cantieri lungo la A14 sono stati una costante negli ultimi anni. Ne abbiamo incontrati tanti e abbiamo dovuto fare i conti con file interminabili e tempi di percorrenza lunghissimi – ricorda Di Giuseppantonio -. Oggi sono aumentati ancora di più e questo per via della decisione del gip di Avellino che, su richiesta della procura, dopo la strage del bus avvenuta nel 2013 sull’A1, quando precipitò, proprio da un viadotto, un bus turistico, ha sequestrato alcuni viadotti per verificare la staticità e la sicurezza della protezioni poste sui ponti. Forse non è sufficientemente chiaro che i disagi, già da tempo, non si ripercuotono solo sulle città costiere d’Abruzzo, ma su tutti i collegamenti tra Nord e Sud d’Italia, con conseguenze per tutti i settori produttivi del Paese. Sono aspetti che ho sollevato nei miei interventi al Governo e alla società Autostrade per l'Italia, cercando l’impegno di Regione e parlamentari, tanto nel 1998 e in tutti gli anni successivi che nel 2018, anno in cui, tra l’altro, la società concessionaria presentò i suoi programmi di potenziamento della rete autostradale italiana, escludendo qualunque intervento nella nostra regione".

"La risposta che mi fu data a suo tempo - ricorda - fu che, rispetto ai volumi di traffico sulla A14, si sarebbe trattato di un impegno di spesa eccessivo. Ho continuato a battermi e a sollecitare Governi e società Autostrade per l’Italia dal 2018 fino a oggi. La stessa mia tesi è stata sposata, in seguito ad una mia lettera, nei primi mesi di governo regionale dal presidente Marco Marsilio, che evidenziando anche lui il danno che tali cantieri procurano all’intero Paese, si sta battendo affinchè la situazione sia risolta una volta per tutte. Quel che chiedevo e che chiedo ancora una volta è sia la realizzazione della terza corsia, considerato che il tratto autostradale abruzzese è trafficatissimo, sia, soprattutto, la realizzazione della corsia di emergenza, che addirittura manca in alcuni tratti della provincia di Chieti della A14, cosa che ovviamente appare non plausibile".

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