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Consiglio straordinario sull'acqua: il sindaco Ferrara a sorpresa si smarca dai suoi e sottoscrive la richiesta dell'opposizione

Solo 24 ore fa gli attacchi dei consiglieri di centrosinistra all'attuale minoranza, ma oggi il primo cittadino si presenta a sorpresa alla conferenza stampa e invita alla "condivisione"

Sarebbe dovuta essere la giornata delle polemiche contro il diniego alla richiesta di organizzare un consiglio comunale straordinario sull'emergenza idrica. Ma è finita con una firma significativa, quella del sindaco Diego Ferrara, che ha sottoscritto la richiesta dell'opposizione, a dispetto di ciò che, solo ieri, la sua maggioranza diceva contro gli esponenti di minoranza. 

Così, ora è certo: il consiglio comunale di Chieti organizzerà una seduta dedicata proprio all'acqua, aperta ad Aca ed Ersi, per individuare soluzioni concrete alla carenza d'acqua diventata una vera e propria emergenza, al punto che le autobotti per il rifornimento saranno disponibili a oltranza. 

Per comprendere quanto sia rilevante sul fronte politico la firma del primo cittadino bisogna fare un passo indietro. 

Pochi giorni fa, i consiglieri Giampiero Riccardo (Chieti Viva), Bruno Di Iorio (Di Iorio sindaco), Stefano Costa (Forza Chieti), Serena Pompilio (Azione politica), Mario De Lio (Udc) avevano protocollato una formale richiesta per organizzare, entro il mese di agosto, una seduta dell'assise civica dedicata all'acqua. 

Ieri, la proposta era stata respinta dal presidente del consiglio comunale Luigi Febo: il regolamento, infatti, prevede che le istanze di convocazione del consiglio siano sottoscritte da un quinto dei membri dell'assemblea. Numeri che si sarebbero facilmente raggiunti con le firme di Mario Colantonio (Lega) e Carla Di Biase (Fratelli d'Italia), anche loro presenti stamani insieme ai colleghi di minoranza a una conferenza stampa organizzata proprio per spiegare quanto accaduto. 

Fra i rappresentanti della stampa teatina, però, a sorpresa, è spuntato anche il sindaco Diego Ferrara, con tanto di taccuino e penna, pronto a prendere nota degli interventi dei consiglieri e a dare conto dell'impegno dell'amministrazione. La sua presenza è stata accolta con favore dagli organizzatori, che hanno invitato il primo cittadino a condividere la proposta. 

E, alla fine, Ferrara ha detto sì: "Sono per la condivisione, ma è il momento di dire basta alle polemiche". Così, ha firmato la richiesta di convocazione del consiglio comunale straordinario, sostenendo su tutta la linea la richiesta di risposte dagli enti competenti. 

"La mia presenza oggi - ha spiegato - è per condividere un percorso comune: andare contro qualcuno per il bene comune e per l'acqua è assurdo. Dobbiamo essere uniti - ha invitato - perché la gente è stanca di sentirci battibeccare per cose per cui dobbiamo remare verso un unico obiettivo".

Un'iniziativa che il sindaco sembrerebbe aver preso in autonomia, proprio durante il confronto - mai sopra le righe, com'è nel suo stile - con la minoranza.

Ancora una volta, il primo cittadino ha fatto il punto sulle comunicazioni ricevute da Aca, che ha spiegato all'amministrazioni le criticità della rete e il dato, ormai tristemente noto, che nella rete idrica ci sono perdite che ammontano al 72,4%. "Hanno parlato di secchezza delle fonti - ha aggiunto - ma nulla è stato fatto per vedere dove possano essercene altre. E nel Masterplan della Regione (iniziativa della precedente giunta regionale di centrosinistra, ndc) non c’è un euro delle reti idriche".

Ora, comunque, come da tempo chiede la minoranza sarà anche il consiglio comunale a occuparsi dell'acqua, proponendo soluzioni concrete di cui chiederà conto ad Aca ed Ersi. 

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