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Screening del tumore mammario anche sotto i 50 anni, la proposta di legge per il potenziamento arriva in consiglio regionale

A presentarla il Movimento 5 Stelle che chiede anche di istituire un programma di consulenza genetica oncologica per pianificare eventuali misure di sorveglianza

La proposta di legge per potenziare lo screening sul tumore mammario depositata dal consigliere regionale M5S Francesco Taglieri arriva in consiglio regionale.

Sarà discusso domani il testo depositato oltre un anno fa e mai preso in esame dalla commissione competente: è stato inserito nell’ordine del giorno della seduta di consiglio dopo che Taglieri si è avvalso dell’articolo 70 del regolamento di Regione Abruzzo, secondo il quale dopo 30 giorni di mancata discussione dalla richiesta del proponente si può richiedere di portare il testo direttamente in aula di Consiglio.

Oggi lo screening viene garantito ogni due anni alle donne nella fascia d'età 50-74 anni. Con questo intervento si propone uno screening annuale, che sia esteso anche alla fascia tra i 45 e i 49 anni. Per la fascia tra 40 e 44 anni, invece, si rimette l'iniziale osservazione delle persone con storia familiare positiva ai medici di medicina generale, demandando la decisione finale di ammissione al programma di screening ai Centri senologici di riferimento territoriale. 

Come ricorda  il primo firmatario Francesco Taglieri, “la diagnosi precoce e i programmi di controllo della popolazione possono salvare vite, gli studi ci confermano che l’arma più efficace nella lotta contro i tumori è la prevenzione. Per questo al centro della proposta che ho presentato c’è l’estensione dei controlli a una fascia più ampia di popolazione per il tumore alla mammella, che secondo le statistiche è il primo nel sesso femminile a cui segue quello all’ovaio che è il decimo. Gettiamo così nuove basi che ci consentano di affrontare i problemi per tempo, se non addirittura anticipandoli”.

La proposta di legge prevede anche l’istituzione di un programma di consulenza genetica oncologica per pianificare eventuali misure di sorveglianza clinica e strumentale. 

“Il testo, nonostante l’importanza dell’argomentazione contenuta, giaceva nei cassetti della Commissione, pertanto ho chiesto di inserirla nell’ordine del giorno del prossimo consiglio regionale: mi spiace che una proposta simile sia dovuta arrivare in aula dovendo ricorrere al Regolamento – commenta ancora Taglieri - anche perché altre regioni italiane si sono espresse con normative in tal senso e hanno ben chiarito che l'invito attivo allo screening è di per sé un Lea (sia per il primo livello sia per gli eventuali approfondimenti previsti), poiché i Lea prevedono che ogni cittadino avente diritto riceva un invito attivo da parte del Sistema Sanitario. Gli strumenti ci sono tutti, quindi, ora si deve solo vedere se la Regione Abruzzo a trazione Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia abbia la volontà politica di arrivare all’approvazione del testo. Quando trattiamo temi di questo tipo – incalza - non dovrebbero esistere divisioni all’interno dell’Emiciclo. Ci sono gli strumenti per intervenire tempestivamente, adesso serve agire affinché quante più persone possibile possano monitorare il proprio stato di salute. Dobbiamo tendere una mano agli abruzzesi e accompagnarli, passo dopo passo. Non lasciamo nessuno da solo in questa battaglia”.
 

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