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Sanità in Abruzzo, Torto (M5s): "Il centrodestra ha messo in ginocchio il territorio di Chieti"

La deputata annuncia di aver deciso di presentare un'interrogazione parlamentare in merito alla situazione dell’ospedale di Guardiagrele

"Il centrodestra che governa la Regione Abruzzo ha messo in ginocchio la nostra medicina territoriale. In particolare, il territorio di Chieti risulta fortemente penalizzato, sono ormai tre anni che il distretto sanitario di Chieti Scalo è chiuso, passo dopo passo importanti servizi ospedalieri sono stati spostati altrove, mentre venivano depotenziati i presidi sanitari teatini".

A dirlo è la deputata bucchianichese Daniela Torto che sottolinea come a suo avviso questa sia "una strategia precisa, che risponde a interessi politici che nulla hanno a che vedere con il bene e la salute dei cittadini. I cittadini hanno bisogno di medici, di una risposta immediata nell'emergenza e di strumenti per poter fare esami medici vicino casa e in tempi brevi, mentre il centrodestra regionale – con il supporto decisivo del governo centrale – sta distruggendo i presidi sanitari delle aree interne, costringendo le persone  a viaggi che superano anche 100 chilometri per ottenere delle semplici prestazioni sanitarie. Tutto ciò è intollerabile. Un'inspiegabile disparità di trattamento da parte di un centrodestra più interessato ad aiutare i propri amici che a lavorare per il bene del territorio”.

Per Torto "se il governatore Marsilio e Giorgia Meloni vogliono affossare la sanità teatina a favore di altre realtà, lo dicano chiaramente. Così non si fa altro che penalizzare i cittadini che hanno diritto a un’assistenza sanitaria all’altezza delle aspettative sia in termini qualitativi che di tempi. L’indebolimento dell’ospedale clinicizzato di Chieti è aggravato dalla chiusura o dal depotenziamento di strutture sanitarie delle aree interne, come ad esempio Guardiagrele. Voglio ricordare che Guardiagrele è un punto di riferimento dell’area interna chietina e che sarebbe stato auspicabile, in fase di presentazione della rete ospedaliera, destinare a Guardiagrele un ospedale di area disagiata per una popolazione che supera i 40 mila abitanti.

Per questo ho deciso di presentare un'interrogazione parlamentare in merito alla situazione dell’ospedale di Guardiagrele. Il governo Meloni si impegnerà per dare ai cittadini e al territorio quelle infrastrutture e quei servizi che meritano e attendono da anni? Oppure continuerà a promettere miracoli, salvo poi continuare ad abbattere, uno ad uno, ogni presidio sanitario del territorio? Noi del Movimento 5 Stelle continueremo a batterci al fianco dei cittadini, degli operatori sanitari e di tutti coloro che sono in prima linea per chiedere che il nostro territorio non venga completamente abbandonato”.

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