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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

La Corte dei Conti bacchetta il Comune di Chieti: ritardi nell'adempimento della legge

In una nota indirizzata a sindaco, presidente del consiglio comunale e consiglieri, tutti i rilievi per cui l'ente deve mettersi in regola a breve. Marzoli (Pd) presenta un'interrogazione

Richiamo formale della Corte dei Conti al Comune di Chieti. In una nota indirizzata al sindaco di Chieti Umberto Di Primio, ai consiglieri comunali e ai revisori dei conti, i magistrati contabili sollevano i ritardi dell’ente su alcuni adempimenti obbligatori per legge. 

In particolare, la Corte ha messo sotto la lente di ingrandimento le annualità 2014, 2015 e 2016 evidenziando, tra le altre cose, che in questi anni il Comune di Chieti non ha effettuato il previsto controllo di gestione. 

“Non è stato fornito - scrive la Corte dei Conti - alcun riscontro alla richiesta di trasmissione dei report anni 2014, 2015, 2016 menzionati nei referti del sindaco di Chieti, ma non rimessi a questa sezione né rinvenibili sul sito istituzionale dell’ente”.

Anche per il controllo strategico ci sono criticità e la Corte osserva che “non sono stati predisposti indicatori di outcome, di efficacia e di efficienza e l’ente non ha comunicato una percentuale media di raggiungimento degli obiettivi strategici per le annualità in esame, nel corso delle quali non sono state adottate deliberazioni di verifica circa lo stato di attuazione dei programmi”.

Nel complesso, quindi, i magistrati contabili hanno accertato criticità in merito al controllo di regolarità amministrativa e contabile e l’assenza di un controllo interno di gestione e sulla qualità dei servizi, ma soprattutto “l’inadeguatezza del controllo sugli organismi partecipati”. 

La Corte dei Conti invita il Comune di Chieti a comunicare entro 60 giorni le iniziative intraprese per superare le criticità riscontrate e a pubblicare sul sito della stessa delibera della Corte dei Conti.

A seguito di questi rilievi, il consigliere comunale del Pd Alessandro Marzoli presenta un’interrogazione al sindaco Umberto Di Primio e al presidente del consiglio comunale Liberato Aceto, “anche per fare chiarezza sulle motivazioni che hanno condotto alle criticità rilevate e soprattutto sulle ragioni vere delle mancate comunicazioni. Chiediamo fin da subito - puntualizza Marzoli - un netto cambio di passo da parte dell’ente Comune di Chieti che vorremmo in futuro diventasse un chiaro esempio di virtù amministrativa per la nostra regione”.

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