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Riordino: la Provincia di Chieti ricorre al Tar e alla Corte Costituzionale

Di Giuseppantonio: "Vogliamo tutelare esclusivamente i diritti dei cittadini. Ringrazio gli Avvocati che hanno rinunciato a qualsiasi compenso professionale"

La Provincia di Chieti impugnerà dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale la Delibera del Cal del 26 settembre scorso in cui ha proposto l’unione delle Province di Chieti-Pescara e L’Aquila Teramo e quella del Consiglio regionale del 23 ottobre, che ha stabilito di non sottoporre al Governo alcuna proposta di riordino delle Province abruzzesi.

L'Ente provinciale inoltre solleverà la questione di legittimità costituzionale con riferimento all’art. 17 comma 4 bis del Decreto Legge n. 95/2012 (spending review) e al Decreto legge 188/2012, (che ha recepito le ipotesi di riordino del Cal Abruzzo) e ad ogni altro provvedimento normativo ad essi connesso ritenuto lesivo dell’autonomia della Provincia di Chieti e del ruolo di Chieti come città Capoluogo.

E' quanto comunica il presidente Enrico Di Giuseppantonio dopo la decisione maturata dalla Giunta Provinciale che ha nominato come procuratori e difensori gli avvocati Lucio Valerio Moscarini e Anna Moscarini del Foro di Roma e gli avvocati Marco Ciammaichella e Germano De Cinque del Foro di Chieti. I quattro presteranno la propria attività a titolo onorario, rinunciando  a qualunque compenso, salvo il rimborso delle spese documentate.

"La Provincia di Chieti esce pesantemente penalizzata da una riorganizzazione che, invece, si è trasformata in una grande ingiustizia – sottolinea Di Giuseppantonio- Abbiamo deciso di rivolgerci alla giustizia amministrativa e alla Corte Costituzionale esclusivamente per la tutela degli interessi della collettività, che verrebbero sensibilmente pregiudicati sotto diversi profili, in primis quello occupazionale a causa della chiusura di numerosi uffici pubblici con inevitabili ripercussioni sull’economia locale, dall’iniziativa del Governo".

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