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A Chieti è vietato morire: requisiti i loculi vuoti già assegnati (e pagati), il caso finisce in consiglio comunale

L'ennesima ordinanza che cerca di reperire spazi per le sepolture nel cimitero di Sant'Anna, dati i ritardi nella realizzazione di quello di Santa Filomena, è al centro di un'interrogazione di Azione Politica e dell'intergruppo

Finisce all'attenzione del consiglio comunale quella che è una delle criticità più rilevanti di Chieti, la mancanza di posti per la sepoltura. 

I lavori per il nuovo cimitero di Santa Filomena procedono a rilento, nonostante le scadenze previste, e il camposanto di Sant'Anna non ha più loculi a disposizione. Così, ormai cronicamente, si ricorre a una soluzione drastica, requisire gli spazi già assegnati a cittadini ancora in vita, per riuscire a dare degna sepoltura ai defunti. L'ultima volta è accaduto nel mese di marzo, ma, prima di allora, la stessa ordinanza sindacale sottoscritta dal sindaco Diego Ferrara era stata firmata anche dal suo predecessore Umberto Di Primio.

Il mese scorso, i titolari delle concessioni della durata di 99 anni si sono visti recapitare un documento con carta intestata del Comune che li informava della decisione: "Nel caso di necessità - si legge nella comunicazione - la informiamo che, senza alcun altro preavviso, si provvederà a prendere temporaneamente possesso del suo loculo per un periodo di due anni eventualmente rinnovabile solo una volta". 

La comunicazione burocratica specifica però che, fatti i dovuti scongiuri, "in caso di non augurabile necessità da parte sua, il loculo verrà posto immediatamente nella sua disponibilità con oneri di estumulazione, traslazione e ritumulazione della salma occupante a carico di questo ente".

Ora, però, vista la reiterata decisione di ricorrere a questa soluzione temporanea, la consigliera di Azione Politica Serena Pompilio chiede risposte ufficiali, con un'interrogazione sottoscritta anche dai colleghi dell'intergruppo Bruno Di Iorio (Di Iorio sindaco), Giampiero Riccardo (Chieti Viva), Stefano Costa (Forza Chieti), Mario De Lio (Udc). 

Nell'interrogazione si evidenzia come, quello dell'ordinanza sindacale dello scorso marzo, non sia "un indirizzo momentaneo", poiché vi sono precedenti risalenti al 2020 e al 2021. Inoltre, fanno notare i consiglieri, "tali comportamenti assurgono anche rilievi di natura penalistica, in ordine alla cronicità della problematica relativa a un servizio essenziale". 

"Ad oggi, ai titolari del diritto di concessione - si legge ancora nell'interrogazione - sono stati requisiti i loculi nonostante il pagamento del dovuto, senza dare la possibilità di scomputare le somme già corrisposte in funzione dell'uso altrui generando, quindi, un indebito arricchimento per l'ente e un danno per i cittadini". 

I consiglieri dell'intergruppo chiedono di sapere dal sindaco o dall'assessore competente quali iniziative siano state adottate per risolvere il problema negli ultimi anni, dal punto di vista dell'indirizzo politico e dei provvedimenti amministrativi e se siano state valutate alternative alla requisizione. Inoltre, chiedono se siano stati valutati rimborsi per i cittadini che hanno pagato in anticipo la quota per la concessione del loculo e quali sono le somme accantonate per l'eventuale traslazione di una salma in caso di decesso del titolare dello spazio requisito.

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