Regionali 2024, Movimento 5 Stelle, Pd e civiche: "Inizia un percorso comune"
I capigruppo regionali Francesco Taglieri (M5s), Silvio Paolucci (Pd), Amerigo Di Benedetto (Legnini presidente) e Sandro Mariano (Abruzzo in Comune) hanno organizzato un pomeriggio di partecipazione per venerdì 21 luglio
“L’Abruzzo è in emergenza. Dopo cinque anni di centrodestra l’ente regione è in declino proprio sulle sue competenze primarie: sanità, trasporti, turismo, agricoltura, lavoro e ambiente, segnano un fallimento su tutta la linea".
I capigruppo regionali Francesco Taglieri (M5s), Silvio Paolucci (Pd), Amerigo Di Benedetto (Legnini presidente) e Sandro Mariano (Abruzzo in Comune) hanno organizzato un pomeriggio di partecipazione per venerdì 21 luglio. L'appuntamento è alle 17 "con tutti coloro che vorrano costruire un percorso nuovo e alternativo al centrodestra. Questo perché, sottolineano in una nota congiunta, del governo targato Marsilio si conterebbero solo i danni".
Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e liste civiche di centrosinistra sono pronte, dunque, a intraprendere un percorso comune in vista delle Regionali 2024. Un percorso in cui intendono includere la società civile e politica del territorio.
"Il centrodestra ha legiferato poco e male. Non ha programmato efficacemente e non è riuscito a mettere a sistema le enormi risorse economiche arrivate dal governo nazionale. Dietro al velo di propaganda di una giunta sorda alle esigenze dei cittadini e troppo concentrata su se stessa, e sugli equilibri interni, si cela una vera e propria emergenza per l’Abruzzo, che riscontriamo in un pessimo servizio sanitario pubblico, nei risultati non conseguiti e nella famelica lotta per la gestione del potere. Mantenere questa compagine partitica per i prossimi cinque anni significa condannare alla sopravvivenza i nostri territori e questo non è accettabile”, chiosano Taglieri, Paolucci, Di Benedetto e Mariani.
L'obiettivo è ovviamente quello di vincere la corsa elettorale, “ma siamo consapevoli – proseguono i capigruppo - che c’è bisogno di un altro modo di amministrare, non solo di un cambio di amministratori. C’è bisogno di un progetto concreto e solido, che tragga forza dalle differenze e sia compatto negli obiettivi da raggiungere: dare priorità ai reali bisogni degli abruzzesi, fondando le proprie radici sul lavoro, su una sanità funzionale, sulla sostenibilità, sulle infrastrutture connesse all’Europa e su una dignità regionale che non sia piegata alle logiche nord-centriche dell’autonomia differenziata di stampo leghista”.
“Con questo spirito tutti i capigruppo regionali che nell’ultima legislatura hanno lavorato in opposizione a questo centrodestra, aprono le porte della Regione alle realtà che compongono la società civile e politica abruzzese e per questo invitano tutte le forze rappresentative dell’Abruzzo a una riunione che si terrà venerdì 21 luglio alle ore 17 nella sala Corradino D’Ascanio del palazzo del consiglio regionale in piazza Unione a Pescara. Potrebbe essere la prima pietra posata per il prossimo futuro della nostra regione – concludono - e per la stesura di un Documento politico partecipato, che segnerà la strada da percorrere fino al 2029, con gli abruzzesi che amano la propria terra”.