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Politica

Un progetto di legge del Movimento 5 stelle per l'eliminazione delle barriere architettoniche

La legge in vigore in Regione Abruzzo non viene applicata rendendo troppi edifici pubblici non accessibili alla totalità dei cittadini, come denunciato più volte dal capogruppo pentastellato Taglieri e da diverse associazioni e sindacati

Un progetto di legge "per porre fine alla disparità tra cittadini". È quello presentato dal capogruppo del Movimento 5 stelle, Francesco Taglieri, per "porre fine alle numerose criticità in tema di accessibilità nelle strutture pubbliche per le persone fragili e disabili".

Come più volte evidenziato dallo stesso Taglieri, e anche da svariati cittadini e associazioni di disabili, la legge in vigore in Regione Abruzzo sull’eliminazione delle barriere architettoniche non viene applicata rendendo troppi edifici pubblici non accessibili alla totalità dei cittadini. La proposta di legge Taglieri è volta a introdurre una modifica integrativa alla legge in vigore, la n. 1 del 2008, prevedendo la costituzione, nell’assessorato competente in materia di Lavori pubblici, del Registro regionale telematico dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba).

“Si tratta di una soluzione facilmente percorribile – spiega Francesco Taglieri - che dovrebbe porre fine alle numerose disparità di accesso tra cittadini e rispondere a quella domanda crescente di interventi che troppo spesso hanno visto la Regione Abruzzo assente. L’obiettivo primario dei Peba – continua - è di individuare tutti quegli interventi ritenuti prioritari per garantire un ottimale livello di accessibilità in sicurezza e autonomia negli edifici pubblici e negli spazi urbani. Il Piano è uno strumento fondamentale di pianificazione, partendo dall’analisi dello stato dei luoghi per arrivare a definire gli interventi correttivi e le possibili soluzioni tipo, costituendo un riferimento per gli approfondimenti successivi ai sensi della normativa riguardante i lavori pubblici".

"Non si può accettare - prosegue - che vi siano ostacoli fisici che limitano la mobilità di chiunque e in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria, ridotta o impedita, in forma permanente o temporanea. Questa norma di civiltà deve essere messa in discussione e approvata il prima possibile. Per quanto concerne gli edifici di sua competenza, la Regione dovrebbe adottare un piano efficace di eliminazione delle barriere architettoniche e, nella sua funzione di raccordo tra gli enti, dovrebbe anche intervenire presso le amministrazioni comunali e provinciali per capire quali tra queste sono indietro sull’abbattimento delle barriere e perché. La legge che abbiamo proposto consente alla Regione di individuare efficacemente le amministrazioni inadempienti, e di incidere così sulle quelle che sono indietro risolvendo una criticità che la legge del 2008 non è riuscita a colmare. Una volta chiarito il quadro informativo sui vari enti, la Regione può efficacemente gestire le risorse a favore delle amministrazioni virtuose. Altresì la proposta prevede che la mancata redazione del Peba al 31/12/2024 sia motivo di limitazioni all’accesso ai contributi. Stabilisce, inoltre, i dati che ciascuna amministrazione deve indicare nel registro: l’atto amministrativo di adozione del Piano, il cronoprogramma degli interventi, la data di aggiornamento e l’ammontare delle risorse stanziate. La norma prevede anche un’informativa, con cadenza annuale, da parte dell’assessore alla commissione consiliare competente, mediante invio di una relazione recante l’elenco delle amministrazioni adempienti e la pubblicazione del registro sul sito istituzionale della Regione. Per aiutare le amministrazioni ad attuare i giusti interventi si prevede infine l’elaborazione, da parte della giunta regionale, di apposite linee guida per la corretta applicazione dei Peba".

"Parliamo di interventi che fanno la differenza sull’inclusione sociale", puntualizza Taglieri. "È triste - commenta - dover constatare che a fine legislatura la Regione a trazione centrodestra sia così in ritardo su un tema così importante. Parliamo di migliaia e migliaia di cittadini abruzzesi. I destinatari del Peba, infatti, sono le persone con disabilità fisica, sensoriale, cognitiva, gli anziani, i bambini, i genitori con passeggini e altre fasce 'deboli' di popolazione, come le persone in sovrappeso, le persone in convalescenza. In Italia, oltre il 22% della popolazione è over 65 anni e il numero di anziani non autosufficienti si attesta sui 6,3 milioni di persone. Diventa pertanto necessario promuovere interventi per adattare il patrimonio immobiliare e migliorare l'accessibilità e la sicurezza a tutto campo in modo tale da rendere il territorio più fruibile, sicuro, attraente e confortevole per gli abitanti ed i visitatori".

"A puro titolo di esempio e per una più corretta comprensione del fenomeno - sono i dati forniti dal pentastellato - è utile tener conto che la domanda potenziale di un 'turismo accessibile' in Italia viene stimata in circa 127,5 milioni di persone; 46 milioni sono riferiti a persone con una qualche forma di disabilità e 81 milioni a persone over 65. Non è un caso se già nel 2021 ho fatto approvare una mozione per ottenere l’impegno della Giunta verso il turismo disabile in Abruzzo e abbattere ogni tipo di barriera fisica e culturale attraverso la sperimentazione del progetto Bandiera Lilla. Un impegno che purtroppo non è stato mantenuto, a dimostrazione di quanto Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia non siano sensibili al tema. Non ci sono alibi per non approvare il testo nel più breve tempo possibile – incalza Taglieri - il progetto di legge, infatti, non prevede norma finanziaria in quanto il registro, sarà costituito facendo riferimento esclusivamente alle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e può condividere le stesse strutture già previste dall’Articolo 4 (“Elenco degli enti inadempienti”) della legge regionale 1/2008”, conclude.

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