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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Project financing ospedale di Chieti, Febbo: "Paolucci come dottor Jekyll e mr Hyde"

Per il presidente della Commissione di Vigilanza "l'assessore difende un progetto che non ha le gambe per andare avanti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Silvio Paolucci come dottor Jekyll e mr.Hyde: tutto quello che diceva da segretario regionale del Pd viene puntualmente sconfessato dall’Assessore regionale, come accaduto dai Punti nascita al 118, dalla compartecipazione all'autismo solo per fare qualche esempio. Parlando del project financing per l’ospedale di Chieti va categoricamente smentita l’affermazione di Paolucci secondo il quale il progetto vede la luce con la Giunta Chiodi”. E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo che spiega: “Nella Delibera di Giunta n.133 del 6 marzo 2016 (allegato 3 al comunicato) si evince come la proposta è stata inoltrata il 4 aprile del 2014 (all. 4) con gli abruzzesi che sarebbero stati chiamati alle urne il 25 maggio: appare evidente come qualcuno avesse scommesso sulla sconfitta del centrodestra”.

Innanzitutto l’Assessore Paolucci deve avere il coraggio di spiegare il perché la Delibera è stata portata in Giunta solo il 2 febbraio del 2016 (all. 1 e 2) ed è stata approvata addirittura il 3 marzo, per essere in Commissione Vigilanza solo il 15 marzo (cosa è accaduto in tutto questo lasso di tempo ?). Già lo studio legale associato McDermott Will&Emery, il 9 maggio 2016, incaricato di valutare la fattibilità del progetto, aveva espresso parere negativo in quanto, come si legge nella relazione (all.5), il Nuovo Codice “ha introdotto una chiara distinzione normativa tra ‘concessione dei lavori’e ‘ concessione di servizi’. Quindi è “preclusa” (all. 7) “la possibilità di prevedere l’affidamento in concessione di servizi ulteriori e diversi rispetto a quelli strettamente connessi alla gestione dell’opera i cui lavori di costruzione sono oggetto del medesimo contratto di concessione” - testuale, n.b. Sulla valutazione dei certificati attestanti la regolarità contributiva non aggiungo altro se non che si dovrà esprimere la Procura della Repubblica di Chieti, interessata dalla stessa Asl con esposto del 6/12/2016 (All. 8, 9 e 10). Ciò che Paolucci omette di spiegare – rimarca Febbo – è quanto emerso nel corso della riunione del 29 dicembre 2016, a cui ero stato invitato a partecipare (all.11), in occasione della quale sia Giampiero Leombroni (esperto di lungo corso e plurincaricato dal presidente D’Alfonso) sia l’avvocato Vincenzo Mastrangelo (esperto legale in seno al CRTA, Comitato Regionale Tecnico Amministrativo - sezione lavori Pubblici) sia l’Avvocato Stefania Valeri (Dirigente Avvocatura regionale), avevano espresso parere negativo richiamando la perentorietà del termine, cioè 19 luglio e non 22 novembre, dei 3 mesi entro cui l’amministrazione aggiudicatrice doveva valutare la fattibilità della proposta, stimando anche le eventuali integrazioni documentali. Anche nelle relazioni del Rup della ASL ing. Filippo Manci e del Direttore Affari legali della ASL dott. Stefano Spadano, come già evidenziato, risulta palese la impossibilità di accoglimento della proposta. 

Il Direttore dell'Ufficio Legale è molto chiaro quando scrive (all. 12) che la proposta di Finanza di Progetto presentata in data 19 Luglio 2016 NON può essere accolta poiché “è fin troppo evidente che l’applicazione della ‘regolarizzazione postuma’ finirebbe per consentire a una impresa di non preoccuparsi dell’esistenza a proprio carico di una irregolarità contributiva e/o fiscale, potendo confidare sulla possibilità di sanare in ogni caso il proprio inadempimento. Si arriverebbe, in questo modo, a consentire di sanare non una mera irregolarità formale ma la mancanza di uno status sostanziale; omissione aggravata dall'aver reso una dichiarazione oggettivamente falsa in ordine all'assenza di pendenze fiscali” - testuale, n.b. Ma c'è di più e credo sia un vero e proprio “macigno” insuperabile: il responsabile degli Affari Legali dott. Spadano solleva “un rilievo di natura programmatoria rimarcando come le motivazioni per la realizzazione di un nuovo ospedale nell’area metropolitana Chieti - Pescara attraverso il sistema del project financing non siano state sufficientemente declinate nei loro reali contenuti se non mediante rinvio a un costituendo Hub di secondo livello organizzato secondo logiche di connessione funzionale dei pp.oo di Chieti e Pescara; ma le specificazioni tecniche organizzative non risultano ancora essere emanate”, cioè non si sa nulla di questa programmazione che vedrebbe (sic!!!) la realizzazione di una Hub di secondo livello.

Ma c'è ancora di più, come evidenziato nel verbale della riunione del 29 dicembre (all.11). Il Presidente D’Alfonso aveva annunciato, con la Asl favorevole, la costituzione di una apposita Commissione formata da tecnici competenti sul piano tecnico, finanziario e sanitario. A oggi però non c’è nessuna traccia di questo gruppo di lavoro e mi chiedo come possa esprimersi entro il 21 febbraio quando scadranno i termini secondo “qualcuno”. E anche qui dubbi e ombre: perché dopo ben 47 giorni ancora si nomina questa commissione di super tecnici??? Forse perché tutti temono di rimanere con “il cerino in mano” ?

Un’altra valutazione da fare – insiste Mauro Febbo – riguarda  la capacità economica-finanziaria del bilancio della Asl 02 se sia in grado di sostenere il pagamento di un canone trentennale del Project anche in considerazione delle gravi difficoltà in cui versa e che quest’anno chiuderà il Bilancio con un passivo di oltre 40 milioni di euro. Intanto abbiamo già perso 30 mesi per correre dietro a un “capriccio” di D’Alfonso che, come è ormai evidente a tutti, non è fattibile. Si vuole continuare a perdere tempo e portare avanti procedure che sono a rischio di ricorsi e quindi al blocco della realizzazione??? È questo forse il vero obiettivo? E una volta avvenuto il blocco dell’opera cosa ne sarà del nostro nosocomio??? Verrà trasferito e con essa anche l’Università? Occorre  affrontare concretamente il problema della vulnerabilità del SS. Annunziata di Chieti, criticità che con i progressi della nuova ingegneria sismica e sanitaria sarebbero già dovute essere affrontate e risolte. Tutte le mie perplessità, che evidentemente non sono solo del sottoscritto, saranno esposte con un’ampia documentazione alla Procura della Repubblica, alla Procura della Corte dei Conti e all'Anac tenendo in debita considerazione l’incolumità di pazienti, personale e fruitori dell’ospedale di Chieti. Dall'assessore Paolucci, "un bocconiano",  che dice “una partita da 230 milioni di euro di fondi privati” non mi sarei aspettato altro”.

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