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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

La Asl non accoglie il project financing per il nuovo ospedale e Febbo invoca lo stop

L'azienda sanitaria aveva riscontrato irregolarità fiscali dell'azienda proponente e, a dicembre, aveva informato la procura e l'autorità anticorruzione

La Asl non ha accolto la proposta di progetto di finanza del nuovo ospedale di Chieti, a causa di irregolarità fiscali della Icm spa, ossia la Maltauro. E' quanto ha ricostruito stamani (giovedì 2 febbraio), in una conferenza stampa, il presidente della commissione regionale di vigilanza Mauro Febbo, che da tempo conduce una battaglia contro quella che ritiene essere "un'opera inutile". All'incontro con i giornalisti hanno partecipato anche l'onorevole Fabrizio Di Stefano e il gruppo consiliare di Forza Italia al Comune di Chieti.

I dubbi dell'azienda sanitaria sul progetto erano già noti, visto che due mesi fa la stessa Asl aveva scritto alla procura della Repubblica e all'Anac (Autorità nazionale anticorruzione). La proposta di progetto di finanza, infatti, era carente di alcuni elementi tecnici, quali i contenuti della relazione geologica, idrogeologica e sismica. Irregolarità poi sanate e integrate. Ma nella verifica delle dichiarazioni sostitutive rese dal costituendo Rti Icm (Impresa Costruzioni Maltauro, in qualità di mandante) e Abp Nocivelli (in qualità di mandataria) sono emerse dichiarazioni di regolarità contributiva/fiscale difformi da quanto certificato invece dall’Agenzia delle Entrate di Vicenza. Ed è per questo che la Asl, il 6 dicembre, scrisse alla procura e all'Anac, sollevando il problema se la proposta fosse accoglibile o meno. "Dalla lettura delle relazioni del Rup ingegner Filippo Manci e del direttore Affari Generali e Legali Stefano Spadano, risulta palese la impossibilità di accoglimento della proposta”. 

“In qualità di Presidente della Commissione Vigilanza – spiega Febbo - ho preso contezza della documentazione, dopo mia formale richiesta inoltrata al direttore generale Flacco, che ha spiegato come il Rup sia ancora impegnato a verificare la proposta progettuale alla luce proprio di queste ultime note della stessa Asl. Oggi possiamo annunciare che il project financing della Maltauro viene messo definitivamente in un cassetto visto che una specifica irregolarità, di fatto, ne determina la fine. La stessa Asl di Chieti oggi si pronuncia contro il progetto di finanza pensato e avallato dal presidente D'Alfonso”. 

“Ma non c'è solo un problema di contrasto con le norme sugli appalti - prosegue - c'è anche un rilievo di natura programmatoria che non poteva essere sottaciuto e che da mesi pongo in evidenza. Infatti, nel parere del Direttore Uoc Affari Generali e Legali si rimarca come le motivazioni per la realizzazione di un nuovo ospedale nell’area metropolitana Chieti - Pescara attraverso il sistema del project financing non siano state sufficientemente declinate nei loro reali contenuti se non mediante rinvio a un costituendo Hub di secondo livello organizzato secondo logiche di connessione funzionale dei presidi ospedalieri di Chieti e Pescara. Ma le specificazioni tecniche organizzative non risultano ancora essere emanate". Il che significa che, se si vuole realizzare un hub di secondo livello, bisogna capire quanti posti letto saranno assegnati, quali unità semplici e complesse saranno assegnate a ciascun presidio e così via". 

“Auspico – conclude Febbo - che ci sia un immediato accantonamento di questa idea folle di realizzare un nuovo ospedale tramite projet financing ma si intervenga esclusivamente sui corpi interessati dal cosiddetto cemento impoverito e si valuti con attenzione il riutilizzo del San Camillo, nonché si passi finalmente alla effettiva realizzazione dei nuovi ospedali abruzzesi, in primis quelli di Vasto e Lanciano. Alla luce di quanto sta accadendo, le premesse sono tutt’altro che incoraggianti e si rischia seriamente di perdere tanto tempo ma soprattutto soldi pubblici. Ritengo che la certificazione prodotta segni uno sbarramento definitivo al project financing  presentato per cui tutta la procedura deve essere annullata e questo argomento sarà affrontato nel corso di una Commissione Vigilanza di prossima convocazione”.

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