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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Progetto Polis, per l'opposizione non ha "nessuna credenziale"

Progetto preliminare di riqualificazione del centro storico approvato in consiglio comunale: Febo e Di Gregorio lamentano di aver avuto poco tempo per studiarlo e che le società darebbero ipotesi di sostentamento dubbie

“Un progetto che non ha nessuna credenziale”. Così l’opposizione commenta l’approvazione preliminare del progetto Polis (Progetto ospitalità lavoro innovazione sviluppo sostenibile), un project financing che prevede la riqualificazione di tre edifici comunali in centro storico, il Santissimo Rosario, il Santa Maddalena e la caserma Pierantoni.

Mercoledì 28 novembre il consiglio comunale in una seduta lunghissima e infuocata ha dato parere favorevole con 21 voti. Ma ieri (giovedì 29) in una conferenza stampa Luigi Febo (Chieti per Chieti) e Riccardo Di Gregorio (Federazione della sinistra) hanno sollevato diverse obiezioni su Polis.

C’è il fatto, già sollevato da Febo dopo i lavori delle commissioni consiliari riunitesi martedì (27 novembre) che i consiglieri avrebbero avuto poco tempo per analizzare il progetto, che hanno ricevuto soltanto nel pomeriggio prima del consiglio comunale. “Eppure – sostiene Di Gregorio – siamo riusciti a trovare molte cose che non vanno in un solo giorno, lavoro che il Comune avrebbe dovuto fare in un anno”.

Martedì mattina l’opposizione aveva abbandonato i lavori per il caos generato dalla convocazione insieme di commissione Bilancio, Lavori Pubblici e Urbanistica. “Bisognava discutere di più del progetto Polis, magari averlo prima. Ad ottobre il consiglio comunale non ha fatto niente”, rimarca Di Gregorio, “e a novembre c’è questo, la modifica del piano triennale delle opere pubbliche, il piano alienazioni. Credo ci sia un mix di confusione e superficialità – incalza il consigliere di opposizione – che è alla base dell’assegnazione delle deleghe. L’assessore Roberto Melideo si prende queste responsabilità, ma in realtà il problema sta nell’assegnazione delle deleghe al Bilancio, ai Lavori Pubblici, alla Cultura. L’amministrazione raschia il fondo del barile”. Il riferimento, oltre ai temi discussi ieri nell’infuocato consiglio, è anche alle bollette dell’acqua gonfiate, per le quali l’intera città in questi giorni chiede chiarezza.

Tornando a Polis, il progetto, è stato presentato da due società srl, Studio Impresa ed Eden consortium. Prevede la realizzazione di uno studentato, un centro benessere, bar, pub, ristorante nei tre edifici del centro storico. Ma per l’opposizione avrebbero un capitale sociale minimo che offrirebbe garanzie adeguate. Tanto più che l’approvazione del progetto prevede una variante al piano particolareggiato del centro storico.

In più sembra che una delle due ditte sia assicurata dalla Siac-Re guarantee company ltd, una società finanziaria britannica che non potrebbe emettere polizze. Solo pochi giorni fa, il 21 novembre, l’Isvap (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo) ha comunicato che i contratti della Siac-Re “non hanno natura assicurativa”.

“È evidente – conclude Di Gregorio – che l’amministrazione è in affanno”.

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