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"Prestazioni a aggiuntive e ferie non pagate nella Asl Chieti": Taglieri (M5s) lancia l'allarme

Il consigliere regionale pentastellato denuncia la situazione degli operatori sanitari e chiede l'intervento di Regione e Asl

"Prestazioni aggiuntive che non vengono pagate da novembre e il rischio di non poter usufruire del periodo di ferie". A denunciare situazione in cui si troverebbe il personale sanitario della Asl 2, è il consigliere regionale e vicepresidente della commissione Sanità in quota Movimento 5 Stelle, Francesco Taglieri: “Prima – spiega Taglieri – vengono chiamati 'eroi' dal centrodestra che governa la sanità regionale, sfruttando questi professionisti per la propria propaganda sui social, poi nella realtà li abbandonano, tanto da costringerli a lottare perfino per vedersi riconosciuti i propri diritti insindacabili. Infatti – prosegue Taglieri – non sono ancora arrivati i pagamenti delle prestazioni aggiuntive erogate dal personale da novembre a oggi. Parliamo di attività legate soprattutto all'emergenza Covid, che non solo sono state fondamentali per controllare la circolazione del virus sul territorio provinciale, ma hanno esposto il personale a un ulteriore rischio di entrare in contatto con pazienti potenzialmente positivi. Un impegno extra che, ancora oggi, la Asl non ha riconosciuto con il dovuto pagamento del gettone di presenza”.

Secondo Taglieri "oltre al danno, all'orizzonte c'è pure la beffa. Sembra infatti che stiano già arrivando indicazioni e richieste di rinuncia al periodo di ferie estive. Una cosa che, se confermata, sarebbe di una gravità unica, andando perfino a ledere un diritto previsto esplicitamente dal Contratto Collettivo Nazionale, che prevede con chiarezza il diritto al dipendente che ne abbia fatto richiesta di godere di almeno 15 giorni di ferie continuativi nel periodo tra il 1 giugno e il 30 settembre. Si continuerebbe così a chiedere sacrifici a professionisti che non si sono mai risparmiati in questo ultimo anno e mezzo per colmare il vuoto organizzativo della Giunta regionale e della Asl 2. Sono anni che denunciamo la carenza cronica di personale, e il rischio è che questa situazione possa peggiorare ancora a causa dell'inerzia dei vertici aziendali. Ci sono infatti altre aziende ospedaliere che stanno facendo maggiore programmazione con bandi a cui, inevitabilmente, parteciperanno anche sanitari della Asl 2, e rischiamo di rimanere ancora più sguarniti di quanto non lo siamo già adesso”.

Una situazione che io consigliere regionale definisce "molto grave. Il centrodestra e la Asl 2 intervengano subito a garantire i diritti degli operatori e a fare finalmente ciò che, finora, non sono stati in grado di realizzare: una chiara organizzazione del lavoro. Non c'è più niente da aspettare”.

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