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Domenica, 10 Dicembre 2023
Politica

Non si placano le polemiche sul Consorzio di Bonifica, Scaparrotta (Azione): "Ma gli amministratori dove sono?”

Scaparrotta interviene sulle ultime polemiche che stanno riguardano il Consorzio di Bonifica Centro con la richiesta di un tributo per l'allaccio 'potenziale'

Il dirigente provinciale di Azione Chieti, Antonio Scaparrotta interviene sulle ultime polemiche che stanno riguardano il Consorzio di Bonifica Centro con la richiesta di un tributo per l'allaccio 'potenziale'

"Sono giorni - dice Scaparrotta - che sono contattato da cittadini perché il Consorzio di Bonifica Centro sta mandando delle tasse da pagare a chiunque abbia un immobile all’interno dell’area consortile e fuori. Lo chiamano 'contributo di dotazione idrica' e riguarda i proprietari di immobili urbani che anche solo potenzialmente potrebbero allacciarsi alla rete idrica del Consorzio per l’innaffiamento di orti o giardini o per altri usi civili, diversi da quelli più tipicamente agricoli, l’irrigazione dei campi.  "Ma la tassa sta arrivando anche a proprietari di appartamenti al terzo piano e in che modo questi potrebbero allacciarsi alla rete del consorzio e soprattutto a che scopo?.

Alla fine, si parla di un contributo medio di 22 euro, cosicché la stragrande maggioranza dei contribuenti paga in silenzio senza chiedersi se sia effettivamente dovuto. Il contributo di bonifica è dovuto solo se il beneficio che il contribuente può ritrarre è effettivo e non solo teorico, e questo è un principio che la Corte Costituzionale ha confermato già dal 2018.

Invece il Consorzio ritiene di tassare anche il solo beneficio potenziale, cioè la sola possibilità che ci si possa allacciare alla rete idrica del Consorzio. I numeri sono assai interessanti. Parliamo di un gioco che interessa 58.961 immobili in 31 comuni e pesa sulle tasche dei cittadini per 599.830,71 euro. 

Ci sono già ricorsi tributari, che hanno ottenuto la condanna del Consorzio alla restituzione dei contributi pagati dal 2018 per immobili situati fuori del perimetro di contribuenza proprio perché non traevano alcun beneficio dalle opere consortili e dall’attività svolta dall’ente. E gli amministratori abruzzesi dove sono? Il Consorzio di Bonifica è sotto il diretto controllo della Regione. Ogni tanto appaiono sui media rassicurando gli utenti della regolarità dei tributi e degli importi, nonostante nelle altre regioni le cose non vadano proprio così. Approfondiremo la questione in modo da capire perché i cittadini abruzzesi devono affrontare anche questa tassa".

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