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Stadio del nuoto, gli atleti continuano a saltare le gare. Marzoli: "Senza programmi certi la piscina rischia la chiusura"

Per il consigliere di opposizione è necessario adeguare l'impianto a norma di legge e scegliere se avere una gestione diretta o affidarlo ancora tramite bando europeo

"Gli atleti non possono svolgere regolarmente le gare di categoria e manca una programmazione. Se continua così, lo stadio del nuoto di Chieti rischia sul serio la chiusura". A lanciare di nuovo l'allarme sulla complicata situazione della piscina comunale di Chieti è il consigliere Pd Alessandro Marzoli, che evidenzia in una nota "la disattenzione totale da parte dell’amministrazione comunale nei confronti dello Stadio del Nuoto" nonchè "le pesanti responsabilità politiche della maggioranza di centrodestra durante la V Commissione Consiliare, dove ho sollevato il tema dei nuotatori teatini che per ritardi senza alcun senso sono rimasti prigionieri degli allenamenti e non possono svolgere le gare di categoria".

Gli atleti si trasferiscono

Tutto è ancora fermo e senza una società di appartenenza i nuotatori non possono partecipare alle competizioni regionali. "Il mancato affidamento degli spazi d’acqua, che sarebbe dovuto avvenire in estate, non c’è ancora stato - ricorda Marzoli - mentre il bando di cinque giorni voluto dal nuovo amministratore unico della Teateservizi, da poco insediato, è stato una pezza inevitabile. Avevamo chiesto alla società partecipata del Comune la massima urgenza nell’affidamento e invece siamo ancora inspiegabilmente fermi. Tutto ciò ha fatto perdere ai nostri atleti le gare di dicembre e probabilmente quelle di gennaio. Non è da escludere che dopo tanti trasferimenti già avvenuti verso piscine di altri comuni anche i nuotatori rimasti decidano a questo punto di cambiare struttura: sarebbe un colpo durissimo per la piscina e per lo sport della nostra città.

Ritardi nell'apertura delle buste

Perché la commissione incaricata dell’affidamento continua a slittare? Chiediamo nuovamente che si convochi immediatamente la stessa e chiuda questa vicenda".

Marzoli chiederà di riunire nuovamente la V commissione sport alla presidente Micomonaco, "che da sportiva comprende i problemi degli atleti. E' inaccettabile che il Comune non intervenga facendo delle scelte per il futuro, ma continui a navigare a vista.

In mancanza di programmi certi - avverte il consigliere comunale - lo stadio del nuoto di Chieti rischia la chiusura. Come adeguare l'impianto a norma di legge e scegliere se avere una gestione diretta o affidarlo ancora tramite bando europeo: queste le due principali questioni a cui dare risposta immediata senza più perdere tempo. Come pubblici amministratori abbiamo il dovere di dare certezze ai lavoratori dell'impianto, agli istruttori e a tutti i nuotatori. Lo sport teatino merita rispetto e non può più aspettare.

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