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Pennapiedimonte, Di Placido contro le dimissioni di massa: "Atto irresponsabile, ora rischiamo di perdere importanti finanziamenti"

Il sindaco eletto nel 2019 lancia l’allarme perché, al di là dei tumulti politici, spiega che ci sono in ballo importanti finanziamenti che la comunità pennese non può permettersi di perdere


“Un atto irresponsabiłe che ił paese non merita”: così il sindaco di Pennapiedimonte Levino Di Placido definisce le dimissioni presentate in contemporanea da sette consiglieri comunali nei giorni scorsi, dopo alcuni dissapori e la nomina di assessori esterni.

Di Placido, eletto nel 2019, ora lancia l’allarme perché, al di là dei tumulti politici, spiega che ci sono in ballo importanti finanziamenti che la comunità pennese non può permettersi di perdere, “come il finanziamento assegnato da pochi giorni di  105 mila euro per contrastare l’abbandono dei comuni marginałi, e che forse non riusciremo a spendere, così come tutte le somme dalle varie opportunità finanziate dal Pnrr. È anche a rischio ritardo l'esecuzione dei lavori già in essere – dice ancora - come quelli per le opere pubbliche (81 mila euro), per l'efficientamento energetico (100 miła euro), per il dissesto idrogeołogico (350 mila euro), ołtre a quello legato alI'eventuaIe elargizione dei vari importi già stabiliti per i diversi bandi legati al risarcimento Covid e allo sviluppo delle attività economiche e artigianali. Inoltre, siamo presenti nelle liste d'attesa per l’erogazione di altri fondi per un ammontare di oltre 4 milioni di euro.

La mia premura e la mia preoccupazione in qualità di sindaco e di cittadino – confessa Di Placido - è che ora ci sia davvero la concreta possibilità di perdere queste somme, e per il nostro piccolo Comune che ha sicuramente la necessità di avere il miglioramento e la ripresa deIIo sviluppo economico e sociale, significherebbe rimanere in uno stato d'impasse e di arretratezza”.

Levino Di Placido replica anche alle accuse di chi lo voleva allocato a Bruxelles, lontano dai bisogni dei cittadini.  “In questi quasi 3 anni sono riuscito a realizzare numerosi lavori ed attività a favore di tutti i cittadini – ricorda -  e ho sempre creato incontri volti allo sviluppo delle idee e alla risoluzione delle problematiche segnalatemi durante la mia presenza quotidiana in comune, che ho sempre assicurato anche via telefono e internet durante il lockdown. Sono riuscito a far tornare il Comune di Pennapiedimonte seduto a tutti i tavoli tecnici di lavoro regionali, nazionali e internazionali, grazie anche alla mia presenza a Bruxelles come ambasciatore degli Abruzzesi nel Mondo. Mi sono messo a disposizione di tutti, ho personalmente partecipato insieme ad altri cittadini anche alla pulizia di diverse aree del Paese e soprattutto mi sono sempre fatto carico di portare ovunque il nome di Pennapiedimonte e dell'Abruzzo, cosa che continuerò a fare anche in futuro. A Bruxelles oggi conoscono bene Pennapiedimonte, e in tanti aspettano la fine del Covid per venirci a visitare. La pandemia purtroppo ha bloccato me come tante altre persone per diversi mesi soprattutto a causa delle chiusure delle frontiere e dell’annullamento di tutti i voIi aerei, proprio in un momento in cui ero in Belgio per attività istituzionali legate anche al Comune dì Pennapiedìmante, e per questo ho personalmente messo a disposizione il mia studio gratuitamente per seguire a distanza ed in video conferenza tutte le vicissitudini istituzionali”.

Non ho mai abbandonato né il mio ruolo né il mio Paese, mentre invece ha sempre assistito ad una latitanza da parte dì alcuni componenti deII'amministrazione Comunale nei confronti degIi impegni di rappresentanza, componenti che ancora oggi lanciano accuse infondate e prive di contenuti”.

Le inadempienze, qualora ci fossero, per il sindaco di Pennapiedimonte sono da attribuire all'intera amministrazione comunale.

E ancora: “Sono stato costretto a dovermi attivare con l’aiuto dell'amministrazione di due professionisti esperti nel campo dell’economia, della finanza, di europrogettazione, della cultura e del turismo, proprio per essere pronto a gestire i nuovi bandi del Pnrr. Queste dimissioni  - ripete - creeranno un danno economico di notevole  entità. Ringrazio i consiglieri che con grande intelligenza sono rimasti nel gruppo, dimostrando di avere un forte rispetto  delle istituzioni e uno spiccato senso di responsabilità nei confronti di tutti i cittadini della comunità pennese”.

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