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Martedì, 3 Ottobre 2023
Politica

"Le dimissioni di Della Penna erano irrevocabili, l'assessore andava rinominato": il ministero fa vacillare la giunta comunale

Arriva la risposta al quesito sollevato dalla consigliera Di Roberto al prefetto e ne emerge che il sindaco Ferrara avrebbe dovuto procedere a nuovo conferimento della delega al Bilancio, anziché limitarsi a respingere la rinuncia

"In caso di rassegnazione formale delle dimissioni dell'incarico, l'assessore comunale decade immediatamente". Lo scrive, nero su bianco, il prefetto Mario Della Cioppa, in risposta al quesito posto qualche giorno fa dalla consigliera comunale Barbara Di Roberto, su cui da Chieti era stata richiesto il parere del ministero dell'Interno. 

Ora, quel parere è arrivato e dice che, nei casi in cui un assessore presenti le dimissioni al protocollo generale del Comune, o le verbalizzi nel corso dell'assise civica o di una riunione di giunta, queste diventano subito effettive. Qualora, dunque, il primo cittadino decida di respingere quelle dimissioni, deve necessariamente provvedere a una nuova nomina, tramite un decreto sindacale ad hoc. 

Il caso, come detto, era stato sollevato da Di Roberto, ex consigliera del Partito Democratico, in merito alle dimissioni di Tiziana Della Penna, assessore con delega al Bilancio, che lo scorso 29 marzo ha rinunciato all'incarico, due giorni dopo il consiglio comunale sul piano di salvataggio di Teateservizi, a cui non aveva partecipato. 

Più di un mese dopo, Ferrara aveva respinto le dimissioni della commercialista vicina all'area del vice sindaco Paolo De Cesare, confermandole la piena fiducia. Una decisione che ha sollevato più di qualche problema in maggioranza, con sette consiglieri che hanno contestato apertamente il primo cittadino. Un clima teso culminato nella riunione di giunta dedicata agli eventi del Maggio Teatino, disertata dagli esponenti del centrosinistra.

Dopodiché, è arrivato il quesito presentato da Di Roberto al prefetto, che ha chiesto al ministero di pronunciarsi sulla legittimità della composizione della giunta comunale teatina e, soprattutto, sulla validità degli atti approvati. Perché, oltre all'illustrazione degli atti (con il rendiconto in scadenza imminente che dovrebbe essere illustrato in consiglio comunale proprio da Della Penna), se venisse meno la presenza dell'assessore al Bilancio, in giunta mancherebbe una componente della rappresentanza femminile, obbligatoria per legge in una quota di almeno il 40%. 

Come spiegato dal prefetto Della Cioppa nella risposta, la norma non prevede disposizioni sulle dimissioni di un assessore. Ma il ministero fa riferimento a un proprio parere del 2019, che dispone "l'immediata operatività e irretrattabilità delle dimissioni degli amministratori locali". In particolare, le dimissioni dei consiglieri comunali sono "irrevocabili, non necessitano di presa d'atto e sono immediatamente efficaci". Per questo, dice il ministero, in mancanza di un'indicazione precisa, questo principio deve ritenersi valido anche per gli assessori. Dunque, evidenzia, l'assessore decade non appena rinuncia all'incarico e il sindaco deve procedere nuovamente al conferimento della delega. 

"Ho fatto ciò che era doveroso fare come consigliere comunale che ha il potere/dovere non solo di indirizzo, ma anche di controllo dell'azione amministrativa", commenta Di Roberto, che ha sollevato la questione. "Avevo questo dubbio, non risolto o meglio soddisfatto dalle interpretazioni date dagli uffici comunali, per cui era opportuno rivolgersi a chi di competenza per dirimere interpretazioni di leggi e regolamenti", aggiunge.

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