Pali della luce caduti a Lanciano, Paolucci: "Disservizi legati alla convenzione stipulata dall'amministrazione Pupillo"
L'assessore comunale alla transizione ecologica critica la precedente amministrazione: "Accordo non prevede la manutenzione dei pali con trattamento anticorrosivo"
“Mi chiedo con quale faccia, ma soprattutto con quale coraggio, la minoranza abbia sollevato polemiche sulla situazione dell’illuminazione pubblica in alcune zone della nostra città, visto che i disservizi e i problemi sono legati soprattutto alla convenzione sottoscritta dall’amministrazione Pupillo nel 2017”. L'amministrazione comunale di Lanciano torna all'attacco della precedente di centrosinistra, dopo i due pali della luce caduti a causa del vento e altri 7 rimossi per motivi di sicurezza.
Dopo il sindaco Filippo Paolini, questa volta ad intervenire è l’assessore alla transizione ecologica Tonia Paolucci, che torna sulla protesta messa in atto alcuni giorni fa, candele in mano, da alcuni consiglieri comunali di opposizione in contrada Sant’Amato.
“Protesta che però ha sbagliato obiettivo - spiega l'assessore Paolucci - perché le ragioni della mancata sostituzione dell’unico (l’unico!) palo ancora da ripristinare sono legate all’inerzia della Provincia di Chieti, amministrata dal loro Pd, che da oltre 2 anni non si decide a tagliare gli alberi pericolanti distrutti dall’incendio dell’agosto 2021, nonostante i solleciti del Comune di Lanciano e la relazione dei carabinieri forestali. Alberi che hanno creato, e continuano a creare, danni consistenti alla rete della pubblica illuminazione. Vale la pena ricordare che ad agosto 2021 il sindaco era Mario Pupillo e l’assessore ai lavori pubblici era Giacinto Verna, lo stesso che in questi giorni si è fatto fotografare con il lumino in mano a Sant’Amato. Non mi pare che all’epoca si attivarono per il celere ripristino dell’illuminazione, che fu invece portato avanti e concluso dalla nostra amministrazione appena insediata”.
Ma la Paolucci stigmatizza l’intero accordo sottoscritto nel 2017 dall’amministrazione Pupillo con la Ceie Power (oggi Lumangest). “Un accordo – rimarca – che non prevede la manutenzione dei pali con trattamento anticorrosivo, ma solo dei corpi illuminanti e dei differenziali. Il risultato di questa scelta è emerso in tutta la sua gravità con il crollo dei lampioni a Santa Rita, che ha portato alla rimozione di altri pali ritenuti pericolosi per la sicurezza. Non è previsto neppure un piano di controllo e manutenzione dei pali e dal 2017 ad oggi ci sono stati circa 185 interventi di ripristino su pali incidentati, danneggiati e corrosi. Non solo. In questi anni sono stati efficientati 6464 punti luce e sostituiti appena 150 pali della pubblica illuminazione. Ne mancano ancora altri 150, oltre a tutti quelli alimentati con il fotovoltaico e mai censiti”.
E per completare tutta la riqualificazione della rete cittadina della pubblica illuminazione ora occorrono nuovi fondi. “Per raggiungere l'efficienza energetica – conclude l’assessore – è necessario migliorare il rendimento del sistema, che non passa solo dalla sostituzione delle lampade, come deciso da Pupillo e dalla sua amministrazione di centrosinistra, ma anche e soprattutto dal rifacimento della linea e dei quadri, punti completamente ignorati quando venne sottoscritta la convenzione. Ad oggi la società ci ha rimesso un preventivo di spesa per la sostituzione dei cavi e dei quadri nelle zone in cui sono state rilevate le maggiori criticità e la somma ammonta a circa un milione e 700mila euro. Forse se chi oggi si fa fotografare con un lumino in mano ci avesse pensato quando amministrava la città, probabilmente l’esborso per le casse comunali sarebbe stato diverso”.