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Ospedale di Ortona, Febbo: “Dopo Atessa continuano le false promesse dell’assessore Paolucci”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

“Dopo le false promesse circa l’area disagiata del presidio ospedaliero di Atessa, adesso è la volta dell’ospedale di Ortona che misteriosamente viene arricchito di ulteriori reparti solo attraverso annunci elettorali dell’assessore regionale Silvio Paolucci”. Questo il commento del consigliere regionale Mauro Febbo che sottolinea: “E’ incredibile come Paolucci, in questo ultimo periodo, si sia trasformato in un ‘banditore’ e ‘mago’, poiché dovunque vada annuncia e promette cambiamenti alla programmazione sanitaria regionale da lui stesso proposta, approvata dal Commissario D’Alfonso con la DCA 79/2016 e validata dai Ministeri. Nello specifico – sottolinea Febbo – dopo la famosa DGR 488 inerente l’ospedale di Atessa, oggi è la volta di Ortona dove Paolucci, alla presenza dei probabili candidati alle prossime elezioni,  “promuove” la Ginecologia Oncologica da UOSD a Unità Operativa Complessa, precisando che tutto avverrà con l’Atto aziendale della Asl di Chieti: atto non ancora approvato, ma addirittura alla terza stesura in seguito alle osservazioni dei dirigenti della regione. Ma, poiché il numero delle UOC della Asl di Chieti, nel rispetto della DCA 79/2016 non può superare il numero di 55, l’assessore ‘mago’ alla sanità ci deve illustrare a quale presidio toglie il reparto, quale declassa e, soprattutto, ci spieghi come intende rispettare i contenuti della DGR 402/2017, sempre da lui proposta, nel passaggio in cui è esplicato che il Direttore Generale Aziendale“ non può più proporre alla Regione una rimodulazione delle Unità Operative  individuate dal DCA 79/2016”. Pertanto è del tutto evidente che siamo nuovamente di fronte ad una palese contraddizione di atti e decisioni”.

“Infatti – conclude Febbo – attendiamo dall’assessore Paolucci non annunci, ma l’atto aziendale modificato e approvato in Giunta regionale cosi da capire il suo modello di sanità nella provincia di Chieti. Anche perchè siamo ancora in attesa di alcune risposte circa l’ospedale di Atessa. Infatti Paolucci deve ancora chiarire se può essere credibile un Ospedale, se pur di area svantaggiata, senza una UOC??? Dove vengono tolti i posti letto? Al presidio di Ortona o di Lanciano? E dove invece vengono tolti gli incarichi ai medici? Al presidio di Ortona, di Lanciano, di  Vasto o a quello di Chieti? L’Ospedale di Zona disagiata  sostituisce i 100 posti letto di Assistenza Territoriali e questi dove vanno?  Dove vanno i ricoverati di RA e RSA  e gli operatori non collocabili per funzioni di questi 100 posti letto? Attendiamo fiduciosi risposte e non manie di annuncite”. 

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