rotate-mobile
Politica

Un consiglio comunale straordinario per conoscere il piano operativo della fase 2: l'ordine del giorno della minoranza

Gli esponenti di Pd, Chieti per Chieti e Chieti punto da capo accusano l'amministrazione teatina di "sonnecchiare" e tornano a chiedere di ripristinare l'ex San Camillo

È stato presentato l'ordine del giorno dell'opposizione per chiedere di organizzare un consiglio comunale straordinario, con la partecipazione di Asl e Regione, per discutere del futuro di Chieti in vista della cosiddetta fase 2. A firmarlo, i consiglieri di Chieti per Chieti Luigi Febo, Diego Ferrara e Teresa Giammarino; Partito Democratico, Chiara Zappalorto, Filippo Di Giovanni e Alessio Di Iorio; Chieti punto da capo, Stefano Rispoli ed Enrico Raimondi. 

Gli esponenti di minoranza fanno leva sul fatto che la fase 2 per la città di Chieti "non è stata programmata né discussa. L’amministrazione comunale, in questi 60 giorni di fase 1, si è mostrata incapace di coordinare con Regione e altri Comuni un qualsivoglia piano operativo in grado di tutelare la comunità teatina e allo stesso tempo garantire un servizio efficiente ai malati di Covid e di qualsiasi altra patologia".

Dunque, i consiglieri chiedono al sindaco Umberto Di Primio che si impegni a chiedere "con urgenza alla giunta regionale un programma operativo sulla fase 2 dell’emergenza. All’interno di tale programma - dicono - sarà fondamentale inserire la programmazione di interventi di recupero e valorizzazione delle strutture sanitarie presenti nel territorio teatino, comprese strutture che permettano una velocizzazione di analisi dei tamponi effettuati".

Non manca un attacco all'amministrazione teatina: "Tutto ciò sarà possibile solo se la giunta comunale prenderà atto delle proprie responsabilità e smetterà di sonnecchiare, di fronte ad un’emergenza che non permette perdite di tempo. La maggioranza deve decidere che tipo di politica attuare: se quella degli slogan o quella dei fatti. Attendiamo impazienti una risposta a tale quesito, ed anche la cittadinanza". 

Nell'ordine del giorno, i consiglieri citano anche quella che definiscono una "colpevole impreparazione e lentezza" nella fornitura di dispositivi individuali di protezione al personale sanitario e "un colpevole ritardo nel fornire esiti dei tamponi".

Inoltre, definiscono "contraddittoria" la scelta di realizzare il Covid hospital a Pescara, poiché "svincolata da un quadro programmatorio su tutto il territorio regionale".

Ecco perché chiedono alla giunta regionale di inserire nel programma operativo sull'emergenza Covid "interventi di recupero e valorizzazione delle strutture ospedaliere di Chieti come il San Camillo e i corpi C ed F del Santissima Annunziata con modalità di veloce esecuzione come avvenuto per il Covid hospital di Pescara" e "l’allestimento di una o più camere di compensazione con criteri di sicurezza BL2 per attivare anche i laboratori del Policlinico di Chieti per velocizzare l’esito dei tampon".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un consiglio comunale straordinario per conoscere il piano operativo della fase 2: l'ordine del giorno della minoranza

ChietiToday è in caricamento