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Le forze politiche di opposizione a San Giovanni Teatino: "Le dimissioni del sindaco Marinucci unica speranza per la città"

Motivo del contendere, la proposta di concordato preventivo presentata dal liquidatore della Fb Servizi Srl – Provvedimenti, approvata nell’ultimo consiglio comunale

Motivo del contendere, che accende la battaglia politica a San Giovanni Teatino, la proposta di concordato preventivo presentata dal liquidatore della Fb Servizi Srl – Provvedimenti, approvata nell’ultimo consiglio comunale del 20 giugno, e votata dalla sola maggioranza di Progetto Comune.

Arriva tramite Facebook la secca replica dell’opposizione all’amministrazione Marinucci sulla questione della società partecipata.

Con un video i rappresentanti di tre gruppi consiliari di opposizione a San Giovanni Teatino rispondono al sindaco Luciano Marinucci che, durante il consiglio comunale, aveva tentato di addossare le responsabilità del suo fallimento sull’opposizione.

Per Pino Costantini, capogruppo di San Giovanni Democratica ”Con l’operazione del concordato si conclude la strategia di distruzione che, l’amministrazione Marinucci sin dal 2011, ha sempre dimostrato di voler portare avanti al solo scopo di punire persone ritenute lontane. Migliaia sono le ore di lavoro che i dipendenti di FB hanno svolto, su indicazione del comune, ma l’amministrazione comunale non ne ha mai riconosciuto il pagamento”. Costantini ipotizza infine la bancarotta per la vendita della farmacia comunale. Il ricavato della transazione, secondo il politico, non è stato utilizzato per pagare i fornitori, si è creato così un enorme debito alla FB.

Mario Cutrupi, capogruppo del MoVimento 5 Stelle, si scaglia contro l’ipocrisia politica dell’amministrazione. “Nel 2016 si descriveva la società come in buona salute mentre, pochi mesi dopo, si dichiaravano 1,2 milioni di euro di perdite. Inoltre con un documento, in difesa da un atto ingiuntivo su terzi,si affermava la nullità di un debito comunale nei confronti della società, nel progetto di concordato quello stesso debito viene dichiarato fondamentale per la buona riuscita dell’operazione concordataria”. Il Movimento 5 Stelle rivendica tutte le battaglie fatte per spingere l’amministrazione a rendere i servizi remunerativi per la comunità, come quelle ad esempio per la piscina ed i campi da tennis.

Efrem Martelli, che in consiglio rappresenta la Lega, punta il dito sui numerosissimi errori, certificati da sentenze, che hanno costretto il comune a pagare cifre altissime, impoverendo di fatto le casse comunali. Sempre Martelli accusa senza mezzi termini sindaco e assessore delegato di non aver risposto a nessuna delle domande che, nel consiglio comunale del 20 giugno, sono state poste dalla minoranza per cercare di comprendere la logica di questo piano concordato che appare senza nessuna base solida.

Il TFR spostato sulla Multiservizi porterà anche questa al fallimento compiendo l’opera di distruzione totale, sostengono le opposizioni.

“Dopo un intero consiglio comunale privo di risposte alle nostre domande, continuano i consiglieri - in cui il sindaco sembrava un re muto, quando ha preso la parola ci aspettavamo un discorso concreto, mirato ad affrontare il problema ma lui, tanto per cambiare, ha iniziato a buttare fumo negli occhi non tanto a noi ma ai cittadini che immaginava dietro la telecamera, e a quel punto abbiamo deciso che non valesse la pena starlo ad ascoltare. Chiediamo le dimissioni del sindaco, unica speranza per la salvezza e la rinascita della città”.

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