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Politica

Morte Niki Aprile Gatti, cittadini chiedono la verità: la lettera al ministro della Giustizia

Niki era un informatico di Avezzano, venne arrestato nell'ambito dell'inchiesta Premium. Morì nel 2009 in carcere a Sollicciano in circostanze non ancora chiare. Questa è la lettera scritta da un gruppo di cittadini al ministro Orlando

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday
Egregio Sig. Ministro,
Le scriviamo per sollecitare la risposta all'interrogazione parlamentare depositata dall'On. Alessandro Di Battista in data 17/03/2014, relativa alla morte del giovane Niki Aprile Gatti indagato nell'inchiesta Premium. Intanto Le ricordiamo che a Niki Aprile Gatti fu contestato il reato di ipotesi di truffa informatica, e che lo stesso, nonostante incensurato, è stato immediatamente recluso nel carcere di massima sicurezza di Sollicciano, dove muore il quinto giorno di detenzione e cioè il giorno successivo all'interrogatorio di garanzia, nel quale a differenza degli altri indagati, NON SI AVVALSE DELLA FACOLTA' DI NON RISPONDERE.
Questa è la quarta interrogazione che viene presentata su Niki Aprile Gatti, la cui vicenda presenta mille lati oscuri oltre che dei fatti oggettivi incontrovertibili come la consegna di un telegramma di cui lui stesso risulta essere mittente e destinario, un furto totale in casa, un furto totale nell'azienda in cui lavorava, il mancato sequestro dei pc e altri ancora che non le elenchiamo per brevità di lettura.
Si distingua dai suoi predecessori, e dimostri agli italiani che un Ministro della Giustizia che ricerca la verità in Italia c'è.
Con stima
Un gruppo di cittadini in attesa che la verità su Niki venga riconosciuta
Si parla di

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