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"Giunta Paolini, 12 mesi senza lasciare il segno": a Lanciano l'opposizione boccia il bilancio 2022

Discusso in consiglio comunale il consuntivo 2022, la minoranza consiliare vota contro. Cotellessa, Galati e Verna: "Non bastano i conti in ordine, in un anno non è stato fatto nulla"

“Al di là di numeri e conti in ordine, poco o nulla è stato fatto nei primi dodici mesi dell'amministrazione Paolini”. La minoranza consiliare di Lanciano “boccia”, compatta, il bilancio consuntivo 2022, approvato con i soli voti della maggioranza nel consiglio comunale di mercoledì sera.

“Gli indicatori economici quasi tutti positivi (a eccezione del dato sui debiti fuori bilancio) non sono sufficienti a delineare un’attività politica e amministrativa positiva – spiega il consigliere Piero Cotellessa - perché vanno considerati anche le attività svolte, i servizi erogati e gli investimenti effettuati in quell’annualità. E qui sorgono i problemi per l’amministrazione Paolini. Anche le opere già progettate, finanziate e appaltate dalla precedente amministrazione tardano a essere realizzate. Per non parlare delle mancate manutenzioni sulle strade dovute alla scelta di non accendere i mutui con la Cassa depositi e prestiti a fine 2021, che ha interrotto un lungo periodo di almeno 6 anni con oltre 500.000 di investimenti sulle strade lancianesi. Non fare nulla e quel poco farlo lentamente aiuta i conti 'ragioneristici' del Comune ma peggiora il risultato economico della città e le sue attività economiche già in gravi difficoltà per la crisi economica dovuta al rincaro delle materie prime”.

“Anche del 'famoso' pool di esperti sbandierato in campagna elettorale, che avrebbe dovuto verificare non so cosa nei bilanci dell'amministrazione Pupillo, non c'è traccia – aggiunge il consigliere Giacinto Verna (Azione) - Imbarazzante la risposta del sindaco Filippo Paolini, l'unico a prendere parola in consiglio: “Una cosa è la campagna elettorale e un'altra è stare seduti qui dentro”. Non abbiamo votato il consuntivo perché le uniche cose che propone sono l'aumento delle indennità di sindaco e giunta e la stangata della Tari. Né ci si può vantare che ci sia stata una contrazione dei mutui, poiché questo significa aver rinunciato ad investire per la città, sul dissesto idrogeologico del centro storico, sulla sicurezza urbana, sulla bonifica dell'ex discarica di Serre. Registriamo ancora una volta mancanza di volontà e di programmazione da parte di questa giunta che, come al solito, ha preferito restare immobile”.

"Il consuntivo delle attività svolte nel 2022 dalla giunta Paolini è assolutamente vuoto – afferma il consigliere comunale Lorenzo Galati (Pd) - Registriamo l'aumento della Tari e delle tariffe, come quelle per lo sport, ed una difficoltà a gestire l'ordinario, dove anche una singola ordinanza per chiudere le scuole per neve ha messo in difficoltà operatori scolastici e genitori. Nel 2022 non troviamo traccia, inoltre, di nessun indirizzo strategico su grandi temi di respiro che rimangono inaffrontati come il mercato coperto, la mobilità alternativa, l'ex tracciato ferroviario, e di nessuna opera pubblica di rilievo ad eccezione di quelle in essere lasciate in eredità dal centrosinistra come il parcheggio delle Ripe, la scuola di piazza Cuonzo, il Com e l'utilizzo sempre più frequente del parco Villa delle Rose che la destra ribattezzava 'cemental park' e che oggi ospita ogni manifestazione in qualsiasi periodo dell'anno e che vedrà le più grandi attrazioni estive della città".

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