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Dopo Mattarella arrivano le polemiche: protestano i consiglieri non invitati alla cerimonia

Una nota dai toni forti da parte degli "esclusi" che criticano il comportamento delle istituzioni

Arriva dopo la visita ufficiale del Presidente Mattarella in Abruzzo la nota ufficiale dei consiglieri  Antonio Di Renzo, Cristian Borrelli (gruppo di opposizione nel comune di Lama dei Peligni); Francesco Di Sebastiano, Manuela Di Guglielmo, Nicola Di Guglielmo (gruppo di opposizione nel comune di Civitella Messer Raimondo), Rocco Lucci (gruppo di opposizione nel comune di Colledimacine); Antonio Merlino (gruppo di opposizione nel comune di Taranta Peligna); Antonio Tavani, Gianni Aruffo, Giuseppe Di Rocco (Gruppo di opposizione nel comune di Fara San Martino).

Dichiarazioni forti, per quello che viene definito un grave sgarbo istituzionale.

“Non aver coinvolto, né ufficialmente né ufficiosamente, tutti i consiglieri comunali di questo comprensorio noi lo reputiamo un fatto grave, una mancanza di riguardo nei confronti dell’ente che si rappresenta, oltre che una mancanza di stile evidenziata proprio in occasione della visita ufficiale del Presidente Mattarella nei nostri territori – dicono i rappresentanti politici di opposizione - parliamo dell’occasione persa dai sindaci di Civitella M.R., Lama dei Peligni, Taranta Peligna Colledimacine e Fara San Martino, che non hanno ritenuto di estendere ai consiglieri di opposizione l’invito a partecipare ad uno dei diversi momenti ufficiali della visita del Presidente”.

Un comportamento giudicato istituzionalmente pessimo.

“Denunciamo pubblicamente la scarsa attitudine di queste figure ad essere istituzione, più abituati forse questi sindaci a dimostrare di essere sempre e comunque maggioranza. Lo facciamo dopo la fine di tutti gli eventi ufficiali legati alla rilevante presenza del Presidente Mattarella e avendo evitato prima ogni polemica che potesse essere strumentalizzata. Tuttavia sentiamo il dovere di ricordare a questi sindaci pro-tempore che proprio in occasioni come queste va recuperata, sopra ogni cosa, l’unità dei territori amministrati per offrire all’esterno l’esempio di un popolo che può fare scelte amministrative contrastanti, ma ha sempre ben chiaro il valore e la ricchezza di un sacrificio che tanti altri, e non certo questi amministratori, hanno compiuto per il tricolore. A Mattarella il benvenuto doveva porgerlo l’intero consiglio comunale, non solo i suoi rappresentanti di maggioranza”

L’intervento si chiude con un interrogativo.

“Dopo il Presidente Ciampi venuto sempre a Taranta Peligna nel 2001, erano trascorsi ben 17 anni prima di accogliere nuovamente a casa nostra la massima carica istituzionale dello stato. Il consiglio comunale di Civitella, Lama, Colledimacine, Fara San Martino e Taranta avrebbe dovuto avere ben altro coinvolgimento, dimostrando di voler superare per un giorno quella faziosità espressa, da parte dei sindaci, anche in questa importante occasione. Tutti noi ci chiediamo perché?”.

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