Manovra finanziaria: Melideo spiega le conseguenze

L’aumento dell’addizionale Irpef per l’assessore alla Finanze Roberto Melideo, è stata una decisione inderogabile e obbligatoria: “L’aliquota Irpef – spiega l’assessore - non veniva toccata dal 2008; a Chieti, in particolare, è stato deliberato ed approvato l’aumento dello 0,15% portando l’addizionale dallo 0,65% allo 0,80%, ciò che consentirà alle casse comunali il recupero di 835.000,00 euro”. Ma allo stesso tempo il Comune introieterà dallo Stato 1 milione 136mila euro in meno, cui potrebbero aggiungersi ulteriori minori trasferimenti in quanto il Governo si trova nelle condizioni di dover reperire nuove somme e non potrà far altro che “bussare” alle porte degli enti locali. Con  i soldi recuperati l’amministrazione Di Primio garantirà il mantenimento dei Servizi Sociali.

Sull’altro argomento caldo della manovra, l’Imu, ovvero l’Imposta comunale unica che sostituisce la vecchia Ici, Melideo asserisce che: “L’imposta sulla prima casa sarà dello 0,4%, mentre sulla seconda casa definita non abitazione principale è dello 0,76%; una parte dell’introito, ovvero lo 0,36%, va riservato alle casse statali.  L’attuale Governo ha inoltre abolito il fondo perequativo che avrebbe dovuto compensare i mancati introiti Ici, un fondo che dal 2008 al 2014 avrebbe sostenuto i Comuni. Per il Comune di Chieti tale perequazione ammontava a circa 3 milioni di euro. Su tali somme, dal 2012, l’Ente non potrà più contare facendo affidamento solo su quanto si riuscirà a recuperare con l’Imu e l’Irpef. Solo un atteggiamento responsabile e lungimirante – conclude l’assessore - permette di prendere decisioni sofferte ma necessarie per il bene dell’intera comunità in funzione dei servizi da garantire”.