"Macchinario per le radiografie rotto da mesi, questi sono i risultati del centrodestra?": l'attacco di Stella (M5s)
La consigliera regionale fa sapere di aver effettuato una visita ispettiva all'ospedale di Ortona
“Dopo molte segnalazioni ricevute da parte dei cittadini, questa mattina ho effettuato una visita ispettiva presso il pronto soccorso dell’ospedale di Ortona e ho constatato che purtroppo il macchinario per le radiografie è rotto e questo causa tantissimi problemi per l’utenza".
A farlo sapere è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Barbara Stella che spiega come "a causa di questo disservizio i pazienti, spesso anziani, dopo aver atteso il proprio turno magari per una sospetta frattura, vengono dirottati verso il pronto soccorso del Ss Annunziata di Chieti, con tutti i disagi che ne conseguono per spostarsi di 40 chilometri ed affrontare di nuovo una fila. Nella Asl 2 Lanciano-Vasto-Chieti oramai assistiamo da anni a situazioni di questo tipo, dove i cittadini sono costretti a spostarsi da una parte all’altra della provincia per ricevere l’assistenza adeguata. Non solo, a Ortona anche il macchinario della Tac non svolge adeguatamente la sua funzione, subisce spesso dei guasti tecnici perchè vecchio e obsoleto. Questa è la sanità che il direttore Generale della Asl02 Schael ha in mente per il territorio chietino? Questi sono i grandi risultati per i quali il centrodestra che governa la nostra regione lo ha riconfermato per ben 2 volte?".
Per Stella "questa è l’ennesima dimostrazione di una sanità che non tutela i territori e del fallimento di un direttore generale che tra le sue medaglie al petto può vantare una lunga lista di inefficienze, come un distretto sanitari chiusi a Chieti Scalo e mai riaperti. Proprio ieri nella commissione sanità del consiglio regionale è stata presentata la rete ospedaliera, un grande libro dei sogni che non fa altro che gettare fumo negli occhi e distrarre l’attenzione da tutti i problemi che in questi anni sono solo peggiorati. Il centrodestra dovrebbe pensare meno alla propaganda e più ai disagi che gli abruzzesi devono affrontare ogni giorno”.