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Legnini polemizza: "Solo spartizioni di poltrone decise a Roma e ratificate in Abruzzo"

Il candidato del centrosinistra attacca Marsilio dopo l'ufficializzazione della giunta: "Non una parola sulle tante emergenze abruzzesi"

"Il varo della giunta regionale è arrivato dopo quasi un mese dalle elezioni regionali ma il copione è semrpe lo stesso: si discute solo di spartizioni e di nomi, le decisioni vengono prese a Roma e poi solo ratificate in Abruzzo, l'asse politico è sempre più spostato a destra con la Lega che domina la scena, continuano a manifestarsi vistosi conflitti nella maggioranza di centrodestra, che il presidente Marsilio non riesce a risolvere". Appena dopo l'ufficializzazione della giunta Marsilio, il candidato presidente del centrosinistra Giovanni Legnini, neoletto in consiglio regionale tra le file dell'opposizione, critica il presidente Marsilio sui nomi e sui temi.

LA NUOVA GIUNTA REGIONALE

"Intanto - osserva Legnini - come avevamo ampiamente previsto durante la campagna elettorale, finite le passerelle dei ministri, il Governo  nazionale gialloverde non mostra di preoccuparsi delle diverse emergenze abruzzesi: né una parola, un proposito, un'iniziativa sono stati fino ad oggi riservati ai tanti problemi dei cittadini e dell'economia regionale da parte di coloro che hanno vinto le elezioni regionali. Noi ci siamo".

E annuncia che domani si riunirà con i consiglieri regionali del centrosinistra per decidere "su quali temi incalzeremo la maggioranza di centrodestra in vista del primo Consiglio regionale del prossimo 12 marzo: le iniziative sul lavoro, l'accelerazione delle ricostruzioni, il rischio di sottrazione di risorse per effetto dell'autonomia speciale delle Regioni del nord".

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