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Approvato il "Cura Abruzzo": 40 milioni di contributi a fondo perduto per imprese, famiglie e associazioni

La legge regionale licenziata ieri in consiglio prevede anche il ristoro per le zone rosse escluse dal Governo, aiuti per gli universitari e le scuole dell'infanzia

Fondi a imprese e famiglie, alle zone rosse rimaste escluse dal contributo governativo, alle associazioni sportiv e culturali, ai titolari di conessioni demaniali e alle Ater. Sono i punti cardine della legge regionale cosiddetta "Cura Abruzzo", approvata ieri in consiglio regionale, per contrastare gli effetti della crisi economica causata dalla pandemia. 

A presentarla, questa mattina, il presidente della Regione, Marco Marsilio, affiancato dal presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, e dai consiglieri Sabrina Bocchino e Roberto Santangelo, primi firmatari della legge. 

La legge prevede un contributo a fondo perduto di 39 milioni e 366 mila euro a favore di diversi settori produttivi colpiti dall'emergenza, di asili e scuole paritarie per l'infanzia e studenti universitari. 

Alle imprese con fatturato fino a 1 milione di euro, sono destinati contributi calcolati in base alla perdita del fatturato rispetto al mese di aprile 2019. Per gli esercizi turistici, commerciali, artigianali e industriali e per i lavoratori autonomi che hanno sospeto la loro attività tra marzo e aprile 2020, è riconosciuto un contributo a fondo perduto fino a 3 mila euro per le spese di locazione, oppure un contributo forfettario di 1.000 euro se non hanno un contratto d'affitto. 

Alle scuole per l'infanzia, verranno corrisposti 150 euro per ogni bambino iscritto nell'anno scolastico in corso, mentre gli universitari fuorisede potranno usufruire di 1.000 euro per sostenre le spese di locazione del periodo tra marzo e aprile. Ovviamente, il contributo è erogato in considerazione dell'Isee familiare e in caso di riduzione del reddito. Altri 3 milioni e 126 mila euro sono stanziati per finanziare l'intera graduatoria delle borse di studio dell'anno accademico 2019/2020 delle Aziende per il diritto allo studio di Chieti, L'Aquila e Teramo. 

Sono stati previsti ulteriori 7 milioni di euro per soddisfare tutte le richieste di coloro che avevano aderito al bonus famiglia, per cui sono già stati distribuiti 5 milioni di euro. Dopo aver già distribuito la quota alle famiglie con disabili o con 3 o più persone a carico, sarà possibile erogare il contributo anche agli altri richiedenti. "In Abruzzo - ha commentato Marsilio - c'è una sacca di povertà che ci ha anche spaventato quando l’abbiamo scoperta”. 

Il Cura Abruzzo prevede inoltre 1 milione da destinare ai Comuni abruzzesi che hanno dovuto sostenere maggiori spese per l'acquisto di beni e servizi per lo straordinario dei dipendenti e 3 milioni per le associazioni sportive dilettantesche e culturali che hanno subito un danno per la sospensione degli eventi già programmati. 

Altri 3 milioni sono stati assegnati alle Asp (Aziende servizi alla persona) per rafforzare queste strutture in ottica di contenimento e prevenzione di future eventuali ondate di Covid. 

I titolari di concessioni demaniali marittime, danneggiate dagli eventi meteorologici del novembre 2019, avranno 1 milione di euro per destinare interventi urgenti, mentre 1 milione e mezzo sarà destinato ai titolari di concessioni demaniali marittime che hanno dovuto affrontare maggiori spese per adeguarsi alle normative anti contagio. La stessa somma, infine, sarà ripartita tra i Comuni del litorale abruzzese, che devono gestire chilometri di spiagge libere. "Con i sindaci - ha spiegato Marsilio - gli assessori Campitelli e Febbo stanno lavorando quotidianamente e attendiamo che ci portino una loro proposta di gestione delle spiagge libere".

Ci sono poi 1,5 milioni per i Comuni montani e gli enti che gestiscono percorsi, sentieri, rifugi e altre aree attrezzate nei comuni montani o nelle aree protette regionali, 600 mila euro per l’Aric (Agenzia regionale di committenza) che, come ha spiegato il governatore, "sarà rafforzata visto che ha avuto un ruolo molto importante perché consente di fare in trasparenza e con grandi risparmi le attività. Sono soldi ben spesi che tornano indietro con gli interessi”. 

E ancora, 1 milione e mezzo andrà alle Ater come compartecipazione regionale richiesta dallo Stato per accedere agli incentivi sismabonus ed ecobonus, "altrimenti - ha precisato Marsilio - avremmo corso il paradosso che non avrebbero potuto usare questo strumento". 

Sono poi previsti 420 mila euro per il settore editoria, 125 mila per i tirocinanti degli uffici giudiziari che in questo momento non percepiscono alcuna indennità, 270 mila euro al Comune dell'Aquila ocme ristoro per i mancati ricavi del Centro turistico del Gran Sasso e 500 mila euro alla Saga, la società che gestisce l'aeroporto d'Abruzzo. 

Proprio in merito a quest'ultima voce, Marsilio non ha risparmiato una piccola polemica: "Sono soldi che non avremmo dovuto mettere noi. Durante l'emergenza, l’aeroporto ha dovuto interrompere tutta l’attività commerciale, ma non ha potuto chiudere perché è stato considerato strategico per la nazione. Se non mettessimo questo fondo di ristoro, rischieremmo di dover chiudere l’aeroporto tra pochi mesi perché fallirebbe la società di gestione". 

Voce critica del presidente della Regione nei confronti del Governo anche in merito al contributo regionale di 240 mila euro alle "zone rosse" abruzzesi, gran parte dei quali escluse dal contributo statale. Marsilio ha ripercorso i giorni dell'emergenza piena, quando “la zona rossa della Val Fino è nata con 8 giorni di ritardo, perché i ministri del Governo mi dicevano che non avevo il potere di farlo e minacciavano di impugnare questo provvedimento, finché non hanno ceduto". Un contributo di 1 milione e 460 mila euro andrà invece alle imprese che hanno sede nelle "zone rosse". 

E ancora, 1 milione di euro è stato previsto per gli enti locali, affinché elargiscano una premialità una tantum agli agenti della polizia locale, 100 mila euro per l'istituzione della Film commission d'Abruzzo, 70 mila euro per il rifinanziamento della Rete escursionistica alpinistica speleologica torrentistica d'Abruzzo, 250 mila euro per la realizzazione di percorsi cicloturistici di collegamento tra la costa e le aree interne, 300 mila euro per l'acquisto di mezzi di mobilità sostenibile per i residenti nei comuni tra 10 mila e 50 mila abitanti, visto che il bonus del Governo è riservato a chi vive in località con una popolazione superiore. 

Marsilio ha ringraziato i consiglieri, in particolare quelli di maggioranza, per quella che ha definito "un'operazione importante, fatta anche prima degli altri. Di certo, esiste una difficoltà oggettiva, perché se il Governo non ristorerà le Regioni, la cassa farà difficoltà. Una parte di queste misure si basa sulla riprogrammazione di fondi statali ed europei, tramite procedure molto complesse. Siamo sempre pronti - ha ggiunto - sia in giunta sia in consiglio, a fare gli aggiustamenti del caso. Ma la nostra intenzione è attingere alle risorse ferme del fondo coesione e dei fondi europei. Vogliamo vedere se funziona davvero quell'Europa che più volte ci siamo trovati a criticare. Noi stiamo facendo la nostra parte". 

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