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Lanciano, il ritorno di Ermando Bozza: "Puntiamo alle prossime regionali"

L'ex candidato sindaco per il Pdl spiega come cambierà la sua lista civica "Con Bozza" e annuncia la volontà di "fare qualcosa di diverso" rispetto alla solita politica che vige oggi in Italia (e in Abruzzo). La "guerra" con Chieti è aperta?

Sulla scia di quanto già fatto dal pescarese Carlo Masci con "Rialzati Abruzzo", anche il lancianese Ermando Bozza si prepara a trasformare il suo movimento civico in una lista da presentare alle prossime regionali. L'annuncio è stato dato ieri. Fa sempre scalpore quando un ex candidato sindaco, principale avversario di colui che ha poi vinto le elezioni, decide di starsene in disparte e attuare un'opposizione "silenziosa" in consiglio comunale. Di fatto, però, è ciò che ha scelto di fare Bozza, che nel 2011 ha corso per il Pdl come primo cittadino alle amministrative di Lanciano.

Ora, tuttavia, l'ex assessore alle finanze è tornato, e in conferenza stampa ha spiegato quali sono i progetti nell'immediato della sua lista "Con Bozza", che si presenterà appunto, con un nome e un simbolo differente, anche alle regionali. Ma cosa è successo in questi due anni? Presto detto: Bozza ha avuto bisogno di "digerire la sconfitta e pensare a ciò che sarebbe avvenuto nel futuro", anche perchè nel frattempo "è cambiato veramente tutto, e quindi bisognava rimodulare l'offerta politica".

Diventato consigliere comunale di opposizione, è uscito subito dal Popolo della Libertà per costituire il gruppo "Con Bozza sindaco", di cui attualmente fanno parte Eugenio D'Ovidio e l'ex Udc Tonia Paolucci (ufficializzata proprio oggi). In tutti questi mesi il movimento ha avuto bisogno di riorganizzarsi: Bozza, in sostanza, si è preso tutto il tempo che ha ritenuto necessario, anche perchè "fortunatamente non sono un disoccupato della politica. Avevo detto che sarei stato un oppositore diverso, ma in questi anni non abbiamo dormito: ad esempio, abbiamo portato avanti politiche anti-crisi. E continueremo a sostenere queste idee".

Ma perchè Bozza ha lasciato il Pdl? Di sicuro per frizioni interne (qualcuno gli remò chiaramente contro in campagna elettorale), ma anche perchè "avevo percepito che c'era un cambiamento in atto nella società, e capivo che il partito doveva cambiare regole che invece non ha cambiato. Per me era normale tentare una strada differente, con la serenità di chi non ha bisogno della politica". Alle regionali, dunque, Bozza e i suoi vogliono portare un "nuovo stile, all'insegna della concretezza: cercheremo di recuperare determinati valori, anche perchè nel frattempo il mondo è diventato sempre più complesso".

La lista civica, per definizione, non si colloca in una precisa parte politica, ma ovviamente dovrà appoggiare un aspirante governatore: di destra o di sinistra? "Valuteremo i programmi dei candidati e daremo il nostro sostegno a chi proporrà il programma più vicino alle nostre idee - risponde Bozza - L'obiettivo, naturalmente, sarà anche quello di portare in consiglio regionale un rappresentante del nostro territorio". Con buona pace, evidentemente, dei teatini. 

Bozza, insomma, ha tutto chiaro in mente: "Va fatto qualcosa di diverso. Pensiamo a un movimento che non sia 'bozzacentrico'. Serve una leadership di servizio: chi ha esperienza, se vuole davvero che avvenga un rinnovamento, deve fare in modo di portare dentro questo movimento persone che vogliono interessarsi alla politica cittadina, capire quali sono gli scenari di una politica nazionale e fonirre gli strumenti per affrontare le nuove sfide elettorali, come le prossime amministrative". Insomma, "formare e affiancare".

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