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Lanciano, amministrazione contro Ascom: "Malafede per questioni politiche"

Il sindaco Pupillo e l'assessora Caporale accusano l'associazione di celare gli interessi della Lega e chiariscono che il regolamento sui dehors stilato con la Soprintendenza contiene linee guida nazionali

"Risultano strumentali e come al solito pretestuosi gli attacchi che la Lega, attraverso la sigla “Ascom”, continua a rivolgere verso questa amministrazione con l'unico risultato di confondere e disinformare la cittadinanza con richieste irricevibili". È la replica del sindaco di Lanciano Mario Pupillo e dell'assessora al Commercio Francesca Caporale sulla questione della regolamentazione dei dehors sollevata nei giorni scorsi dall'associazione di categoria.

"È inaccettabile questo modo di fare demagogico e irrispettoso del lavoro serio e quotidiano che le vere associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti, anch'esse danneggiate da questa condotta irresponsabile della Lega-Ascom, portano avanti a tutela degli interessi dei commercianti associati e di un settore vitale per Lanciano come quello del commercio", attacano. 

In particolare, Ascom aveva attaccato l'amministrazione per il regolamento sui dehors che, per gli amministratori "contiene linee guida applicate in tutta Italia, come ribadito nell'ultimo incontro dalla funzionaria di zona della Soprintendenza lo scorso 24 dicembre a Chieti. In quell'occasione, la funzionaria ha sottolineato che l'accordo firmato con Lanciano è stato siglato o sta per essere siglato in tutti i Comuni della regione Abruzzo. L'accordo, proposto dalla Soprintendenza dopo che la stessa ha ritenuto non più in vigore i termini del precedente regolamento, è stato approvato dopo una serie di incontri con l'amministrazione, alla quale hanno partecipato sia i consiglieri di maggioranza che di minoranza, nonché le associazioni di categoria legittimate a rappresentare i commercianti. Queste riunioni sono state utili a smussare i termini dell'accordo, che sarebbero stati ancora più rigidi e restrittivi se non avessimo caldeggiato e promosso un'azione di confronto serio e proficuo con la Soprintendenza. È necessario ribadire che grazie a questa puntuale attività di mediazione è stato possibile ottenere che i pubblici esercizi potessero utilizzare ombrelloni, tavoli e sedie per tutto l'anno negli spazi individuati e che i dehors potessero essere installati per un tempo complessivo non superiore ai sei mesi l'anno in ragione della temporaneità e della precarietà insito nello stesso concetto di dehors, secondo le esigenze e le necessità delle varie attività".

L'accordo, precisano Pupillo e Caporale, mira a "tutelare il contesto architettonico e culturale di pregio del nostro centro storico e allo stesso tempo favorire i commercianti che vi operano, rendendo più semplice l'iter autorizzativo per i pubblici esercizi che volessero nelle zone vincolate installare dehors. Infatti, senza accordo, ogni pubblico esercizio avrebbe dovuto procedere autonomamente alla richiesta direttamente alla Soprintendenza, con risultati incerti rispetto all'esito e alla durata della concessione. Invece con l'accordo, rispettando i termini contenuti nello stesso, la richiesta va rivolta direttamente ai nostri uffici, con notevole risparmio di tempo per le attività commerciali e certezza rispetto agli esiti della richiesta. Si tratta di circostanze ben note ai commercianti che insistono nelle zone vincolate e alle associazioni di categoria che hanno partecipato agli incontri. Questo è il motivo per cui sono pressoché isolate le voci di chi in malafede strumentalizza questo argomento per ragioni politiche, facendo finta di ignorare che la mancata firma dell'accordo avrebbe esposto i nostri commercianti a disservizi e possibili conseguenze sanzionatorie, come tra l'altro accaduto in altre città a noi vicine".

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