Alta velocità, interrogazione parlamentare di Fratoianni (Si): "Un'opportunità che non deve penalizzare i territori"

Interrogazione parlamentare dell'onorevole di Sinistra Italia Nicola Fratoianni sul raddoppio della ferrovia Pescara-Roma. Il parlamentare si è rivolto al ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, per sostenere l'azione dei Comuni che hanno chiesto interventi sulla stesura originaria del progetto, fra cui figurano anche Chieti e Brecciarola.

“Come amministratori e consiglieri iscritti a Sinistra Italiana - commentano l'assessore Enrico Raimondi e i consiglieri Edoardo Raimondi e Alberta Giannini - non possiamo che accogliere positivamente tale ulteriore presa di posizione, perché non demonizza l’opera, ma chiede, come cittadini e Comuni stanno facendo, che non sia un peso per il territorio".

"Il raddoppio rappresenta un’opportunità - si legge nell’interrogazione di Fratoianni - in termini di servizi e mobilità, ma non deve penalizzare le comunità con cui interferisce materialmente il tracciato".

"Siamo convinti - proseguono gli amminsitratori teatini - come viene sottolineato nel quesito, che Rete Ferroviaria Italiana disponga di tutti gli strumenti tecnici e delle conoscenze generali per poter sviluppare un progetto alternativo all’attuale, che sia meno impattante sul territorio e che riduca allo stretto necessario eventuali abbattimenti o interferenze con i centri abitati che purtroppo sarebbero numerosi, stando a quanto si conosce ufficialmente degli interventi".

"Ringraziamo Fratoianni del suo interessamento e del supporto che l’interrogazione dà anche alla richiesta unanime del consiglio comunale di Chieti, che si è riunito in sessione straordinaria per reclamare opportuni cambiamenti e creare una mobilitazione unica di tutti i Comuni e i territori coinvolti. Siamo certi - conludono - che la politica possa aiutare questa mobilitazione e che i parlamentari siano interlocutori ascoltati dal ministero e da Rfi: per questo ci auguriamo, anche a fronte dell’incontro con Regione e Rfi del 9 febbraio, che le modifiche ipotizzate diventino attuabili, in modo da rendere il progetto davvero realizzabile e, soprattutto, utile e non temuto dalla comunità territoriale”.