I lavori all'ex pescheria sono fermi: a rischio il "Palio de Lu ricchiappe"? Scatta l'interrogazione in consiglio comunale

Che fine hanno fatto i lavori di riqualificazione dell'ex pescheria di via Arniense? È quanto chiedono i consiglieri comunali dell'intergruppo comunale in un'interrogazione a risposta orale firmata da Maurizio Costa (Forza Chieti), Serena Pompilio (Azione Politica), Mario De Lio (Udc), Bruno Di Iorio (Di Iorio sindaco), Giampiero Riccardo (Chieti Viva). 

L'appalto, per un importo di 206mila 700 euro, è stato affidato in via definitiva all'impresa ing. Lombardi&edilizie srl e prevede la "riqualificazione architettonica e il recupero funzionale dell’ex pescheria di Via Arniense”, mediante una serie di interventi edilizi, quali la realizzazione di pareti divisori in mattoni forati, la realizzazione di soffitti in cartongesso con caratteristiche fonoassorbenti, la demolizione della pavimentazione esistente e il rifacimento di quella nuova in parquet in legno di rovere chiaro, la tinteggiatura, la realizzazione di impianto termico, idrico ed elettrico, fognario, così come riportato negli elaborati di progetto.

"La struttura oggetto di riqualificazione è recintata e con materiale all’interno - dicono i consiglieri di minoranza - ma non si nota che il cantiere stia andando avanti nella ristrutturazione, anzi è visibile  lo stato di abbandono della struttura che non presenta alcun miglioramento qualificativo".

Per questo, gli esponenti dell'intergruppo chiedono al sindaco o all'assessore ai Lavori pubblici, "per quali motivi il cantiere dopo due anni è ancora fermo, mettendo peraltro a concreto rischio la manifestazione de 'Lu Ricchiappe', già programmata per il mese di maggio come ogni anno, che rievoca una tradizione centenaria della nostra città, e che prevede la premiazione dell'atteso evento proprio nella storica piazzetta dell''ex pescheria. Chiediamo - concludono - tutti i chiarimenti necessari per consentire agli organizzatori de Lu Ricchiappe di poter programmare la manifestazione sapendo di potero contare sull'uso della piazza ,che non vorremmo possa diventare altro esempio di cantiere che non trova mai la fine".