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Pericolo dissesto, Iacobitti: "Il sindaco preferisce spostare l’attenzione contro il nemico politico"

Il segretario del Pd commenta la replica del sindaco: "Gli Ispettori del Ministero evidenziano come la recente situazione di squilibrio finanziario si sia determinata negli ultimi due anni di gestione"

Le giustificazioni del sindaco di Chieti sulle cause della crisi finanziaria del Comune non convincono l'opposizione, che da tempo invitava Di Primio e l'assessore alle Finanze Melideo a correggere la rotta. Il referto degli ispettori del Ministero certifica la situazione di predissesto economico dell'Ente. Di Primio ieri, durante una conferenza stampa, ha Casse comunali dissestate, la replica di Di Primio
alleggerito le responsabilità dell'attuale amministrazione sostendendo di aver ereditato consapevolmente i debiti da quella precedente.

"Pensavo che il sindaco, di fronte all’evidenza volesse con urgenza, comunicare ai cittadini le soluzioni che intendeva mettere in campo per scongiurare la drammatica prospettiva del dissesto – dice il consigliere Pd Enrico Iacobitti - invece il primo cittadino ha preferito spostare l’attenzione contro il nemico politico, rastrellando nella relazione ministeriale ciò che serve a scaricare le responsabilità ed evitando accuratamente ciò che lo riguarda”.

Per Iacobitti questa è l’ennesima dimostrazione di impotenza politica e amministrativa della giunta Di Primio. “Gli Ispettori del Ministero - continua - hanno analizzato un arco temporale ampio per una valutazione complessiva dentro la quale è possibile rintracciare irregolarità e problemi di gestioni ascrivibili alle amministrazioni Cucullo – Ricci - Di Primio, ma evidenziano anche come la recente situazione di squilibrio finanziario si sia determinata strutturalmente negli ultimi due anni di gestione, con Di Primio appunto, quando si sono verificate anticipazioni delle casse comunali che hanno raggiunto per la prima volta anche i meno 14milioni di euro”.

Il Partito Democratico in passato aveva già segnalato e ammonito alcune irregolarità gravi della maggioranza come il ricorso al mutuo per finanziare debiti fuori bilancio determinati da sentenze esecutive, l’uso illegittimo di avanzi di gestione e quello di residui passivi per finanziare la spesa corrente. “Scelte e pratiche amministrative esplicitamente vietate dalla legge – conclude il segretario Iacobitti - e portate avanti dalla giunta Di Primio nonostante i pareri negativi del collegio di revisione contabile che in ogni circostanza aveva avvertito sui pericoli e indicato soluzioni diverse”.

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