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Iacobitti (Pd): "Casse comunali in dissesto, la giunta lavori per la riorganizzazione"

A pochi giorni dall'incontro dell'amministrazione Di Primio con i cittadini, il consigliere di opposizione replica ai dati forniti dal sindaco criticando la gestione di urbanistica, teatro, società partecipate

"Dopo piu' di tre anni di amministrazione di centro-destra targata Di Primio, Chieti continua ad impoverirsi senza prospettive di sviluppo che facciano intravedere nel medio-lungo periodo possibilita' di ripresa”. È la dura accusa di Enrico Iacobitti, segretario cittadino del Pd, che siede in consiglio comunale nelle file dell’opposizione.

“Il sindaco e il centro-destra fanno campagna elettorale citando numeri e dati sui presunti risultati, solo di fantasia, perché ad una lettura attenta non rappresentano nemmeno l'ordinaria amministrazione che un Ente comunale dovrebbe garantire ai propri cittadini”. E invita la maggioranza a lavorare “per una riorganizzazione complessiva dell’azione amministrativa dell’ente e una nuova visione strategica dell’intera città”.

URBANISTICA, Si parte dalle delega che Umberto Di Primio ha tenuto per sé, che secondo il consigliere di opposizione “è ferma senza nemmeno un dibattito sul varo di un nuovo piano regolatore generale che possa disegnare strategicamente il volto della città per il futuro, affrontando con decisione il tema dell’accessibilità e servizi per la parte alta, centro storico e le linee di sviluppo delle aree ex industriali per la parte bassa”. L’attacco più duro riguarda il progetto cosiddetto Megalò 3, recentemente bocciato dal comitato Via (Valutazione di impatto ambientale), l’eliminazione del vincolo di destinazione d’uso per la D’Annunzio dei terreni antistanti il rettorato, “di una sporadica rivisitazione delle nta del piano dei servizi e di un nulla di fatto per le aree ex Burgo". E poi annuncia: "Chiederò un incontro al rettore Carmine Di Ilio per capire come l'università sia stata coinvolta fattivamente sul piano amministrativo per il varo del nuovo piano regolatore generale della città di Chieti”.

SOCIETA’ COMUNALI. L’attacco del segretario del Pd prosegue sulla Teateservizi, per cui “non è arrivato nessun piano industriale nonostante l'impegno del presidente Valerio Visini e del direttore Luciano Iezzi, le cui proposte, come il riscatto delle reti gas, sono sempre state bloccate dallo stesso sindaco”. E Iacobitti tira in ballo anche l’azienda Chietisolidale “usata – a suo dire – come cassaforte poiché la società non ricevendo puntualmente i pagamenti per le funzioni sociali attribuite dal piano di zona pone in pericolo il proprio bilancio anticipando i pagamenti ai fornitori con i proventi delle farmacie”. Per lui l’amministrazione avrebbe il preciso obiettivo “di indebolire la società Asm in favore di altri soggetti come nel caso della nuova casa famiglia San Francesco di gestione della cooperativa il Girasole, sulla quale richiederò gli atti e le spiegazioni sui reali rapporti con l'ente e nel caso interpellerò la procura della Repubblica”.

TEATRO. Per quanto riguarda il Marrucino, secondo Iacobitti sarebbe “diventato non luogo di cultura e marginale nelle mani del delegato Fabrizio Di Stefano. Tutto questo sullo sfondo di una coalizione disgregata e litigiosa di 28 consiglieri eletti oggi incapace di mantenere il numero legale in consiglio comunale perchè nata come sommatoria di interessi e non per condividere un progetto politico-amministrativo virtuoso per la città”.

La replica dell’assessore al Bilancio Roberto Melideo arriva immediata. “Nonostante il periodo straordinario di emergenza finanziaria che mai nessun amministratore pubblico si è trovato ad affrontare dal dopoguerra ad oggi – puntualizza - a piccoli passi stiamo risollevando la china. Lo dimostra il fatto che, in questi giorni, avendo dato seguito all’operazione straordinaria del decreto salva-debiti, saranno onorati i debiti contratti con imprese e professionisti che hanno lavorato con il Comune dando, così, una boccata d’ossigeno al tessuto economico cittadino. Inoltre, l’efficiente lavoro di pulitura dei residui è ulteriore prova della grande capacità  di questa amministrazione, sancita dal fatto che il bilancio 2012 ha rispettato 7 parametri di equilibrio gestionale su 10 mentre la precedente giunta di centro sinistra ne rispettava solo 6”.

Quanto alla situazione delle casse comunali al momento dell’insediamento del sindaco Di Primio, Melideo spiega che “c’erano 22 milioni di debiti, 5 dei quali già riconosciuti quali debiti fuori bilancio mentre stiamo cercando di chiudere altre vertenze nel modo meno oneroso possibile per l’ente attraverso il meccanismo della transazione”. E fa riferimento ai vincoli imposti dal patto di stabilità e al taglio del 54 per cento dei finanziamenti statali”.

“Nonostante i tagli – prosegue - in tre anni abbiamo investito complessivamente quasi 29 milioni di euro, di cui solo 4 milioni e mezzo per rendere le nostre scuole più sicure; sono stati aperti 318 cantieri (di cui 288 già portati a compimento) e ottenuto, grazie alla nostra capacità di attirare finanziamenti straordinari, 12 milioni di euro di finanziamenti regionali ed europei legati a progetti specifici, a fronte dei 9 milioni della passata amministrazione”

“In questi giorni – spiega Melideo – l’amministrazione ha portato in consiglio comunale provvedimenti grazie ai quali verranno eliminate quelle norme introdotte dal centro sinistra che hanno da un lato paralizzato l’attività edilizia di privati e piccoli imprenditori, dall’altro  favorito le grandi colate di cemento sulla città quali il Villaggio del Mediterraneo ed il complesso edilizio di via Molino a Colle dell’Ara”.

Durissima la risposta in merito al progetto Inte: “Proprio la sinistra – accusa Melideo – ha voluto far demolire la Burgo, cacciando di fatto gli operai dalla fabbrica. La nostra amministrazione ha fatto il possibile affinché i privati interessati possano ottenere quanto richiesto per poter insediare nuovi capannoni produttivi sulle aree di via Piaggio”. Anche le difficoltà della Teateservizi, secondo l’assessore di centrodestra, sarebbero da imputare alle scelte della giunta Ricci “che l’hanno ridotta ad un carrozzone. Chieti Solidale si trova nelle medesime condizioni di quanto amministrava il centro sinistra con la differenza che oggi la società si fa carico dei contributi per i lavoratori, onere da cui era affrancata la passata amministrazione”.

E sul teatro Marrucino, per Melideo i risultati sono positivi: “Nessun indebitamento rispetto ai 4 milioni di euro maturati durante l’amministrazione di centrosinistra e il successo della stagione lirica, concertistica e del teatro ragazzi solo per citare alcuni eventi”.

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