Guardiagrele la proposta dell’ex sindaco: "Revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini"

“Revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e riaffermare i principi e i valori della Costituzione repubblicana e antifascista”. A chiederlo è il gruppo “Guardiagrele il Bene in Comune” guidato dall’ex sindaco Simone Dal Pozzo che fa sapere di aver “simbolicamente depositato proprio oggi, 27 gennaio in occasione del Giorno della memoria tre proposte e chiesto la convocazione del consiglio comunale per tornare ad affermare una scelta chiara a favore dei diritti e delle libertà fondamentali che il fascismo negò e che oggi dobbiamo continuare con forza a difendere”.

L’ex sindaco indica nei “continui rigurgiti di razzismo e di negazione dei diritti della persona” le ragioni della proposta.

Il consiglio comunale concesse questa onorificenza a Mussolini con la delibera 147 del 23 maggio 1924. “Fu seguita anche da altri due atti – spiega il sindaco - sui quali ci proponiamo di tornare con future iniziative: la commemorazione della ‘marcia su Roma’ e la cittadinanza onoraria a Pietro Fedele, ministro dell’istruzione del governo fascista”.

“La storia della nostra città – prosegue la nota – è fatta di pagine che, proprio negli anni della guerra e dell’occupazione, hanno visto concittadini protagonisti nella difesa della vita di persone vittime delle scelte razziste sposate dal regime. Per queste ragioni, una città che ha concesso la cittadinanza onoraria a persone che furono internate a Guardiagrele, alla senatrice Liliana Segre, all’organizzazione Amnesty International e, appena nel 2019, alla Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e all’Associazione Brigata Maiella non può tollerare nel novero dei suoi concittadini anche il fondatore del fascismo”.