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Giustizia Sociale: rottamiamo i consiglieri comunali di mestiere

Bruno Di Paolo riprende la crociata contro i politici di professione "che da oltre un decennio passano mensilmente alla cassa del Comune di Chieti per ritirare il proprio bell'assegno da consigliere". Il Pd risponde: "Cominci lui per primo a farsi da parte"

Non candidare nessun consigliere comunale uscente o perlomeno chi ha due o più mandati alle spalle, per dare ai cittadini di Chieti un segnale chiaro di rinnovamento politico. Giustizia Sociale riprende la crociata contro i 'politici di professione' e si prepara a scendere in campo alle amministrative del 2015. “Non è più tempo di giocare con le promesse – esordisce il segretario del partito ed ex vicesindaco Bruno Di Paolo, - bisogna agire. Iniziando proprio con il 'rottamare' quelli che, per intenderci, da oltre un decennio passano mensilmente alla cassa del Comune di Chieti per ritirare il proprio bell’assegno da consigliere comunale”.

L’ideale per Di Paolo sarebbe stabilire un numero massimo di mandati da consigliere comunale. “Nell’attuale consiliatura – sottolinea - sono ben 31 i personaggi che hanno più di un quinquennio di attività amministrativa comunale alle spalle e per i quali il consigliere comunale è divenuto ormai un vero e proprio mestiere. Non è più tollerabile che vi possa essere chi vive grazie agli emolumenti previsti dal regolamento comunale per gli amministratori”.

La proposta di Giustizia Sociale è che non si possa sedere in consiglio per più di due mandati: per il partito infatti, dieci anni sarebbero infatti più che sufficienti ad agire in difesa della propria città e a lasciare un’impronta del proprio lavoro. Così si darebbero anche più possibilità a chi tenta di avvicinarsi per la prima volta alla politica. Il partito quindi ricorda in proposito il corso per futuri politici e amministratori pubblici organizzato dal partito e che ripartirà a novembre con la terza edizione.

LA REPLICA DEL PD - Il Pd teatino raccoglie l'invito dell'ex vicesindaco di cambiare l'attuale offerta politica a Chieti invitando però Di Paolo a fare altrettanto.  "Saremmo curiosi di conoscere i frutti dell'intensa attività amministrativa di Bruno Di Paolo che è stato protagonista, in vari schieramenti, della scena politica regionale, provinciale e locale degli ultimi dieci anni - dice il segretario provinciale dei democratici, Chiara Zappalorto.

"L'appello a non ricandidare gli uscenti potrebbe pertanto riguardare lui stesso, in quanto ex componente dell'assise Civica. Noi - aggiunge- stiamo preparando l'appuntamento delle primarie per coinvolgere sin da subito i cittadini nelle decisioni. Abbiamo profondamente rinnovato il modo di fare politica e soprattutto abbiamo sinora portato un grande contributo di idee per far uscire dalla crisi la nostra Chieti".

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