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Giro d'Italia, polemiche da Fdi: "La città di Chieti senza maglia rosa"

Il coordinamento cittadino criticano il Comune per la mancata richiesta del passaggio della corsa ciclistica

Polemiche sul mancato passaggio del Giro d'Italia 2022 a Chieti. Ad attaccare l'amministrazione comunale sono i membri del coordinamento di Fratelli d'Italia, Alessio Matarazzo, Fabio Tumini e Clara Ricciardi.

Sfuma un’altra occasione per il comune di Chieti, infatti quest’anno il territorio cittadino non verrà inondato di rosa con il passaggio del giro d’Italia. L’antica Teate sarà costretta a guardare da lontano gli atleti del ciclismo mondiale. In un momento drammatico come questo, tra una pandemia e una guerra un po’ di normalità avrebbe giovato al benessere generale della popolazione teatina, per lo meno avrebbe contribuito in maniera significativa al rifacimento dell’ indecoroso manto stradale".

Fratelli d'Italia ricorda che "la Regione Abruzzo in data 3 marzo ha stanziato fondi per 1,7 milioni di euro per tutti i territori su cui transiterà la competizione sportiva, basti pensare che la sola provincia di Chieti usufruirà 650mila euro. Tra le altre occasioni mancate c’è una manifestazione di carattere nazionale migrata in Pescara che racchiuderà tutti i maggiori enti e federazioni del settore sportivo delle arti da combattimento. Questo spostamento é dovuto ai  costi eccessivi degli impianti sportivi cittadini causati da un’azzardata e deliberata scelta di procedere con il predissesto dell’ente, causando una non convenienza a scegliere il territorio del Comune di Chieti".

Secondo Matarazzo, Tumini e Ricciardi "queste migrazioni si verificano sempre più spesso dopo che almeno 4 associazioni sportive teatine sono rimaste fuori dalla possibilità di sfruttare le strutture scolastiche nonostante abbiano avuto tutti i requisiti previsti descritti bando comunale. C’è rammarico da parte di queste Asd, un disagio fatto presente all’assessore allo sport pantalone in occasione delle premiazioni annuali indette dal Coni nella provincia di Chieti".

I tre esponenti del coordinamento cittadino si interrogano sulla "fattiva possibilità da parte del Comune di richiedere il passaggio del giro all’uomo di fiducia di Rcs nell'organizzazione delle tappe abruzzesi del Giro d'Italia Formichetti che avrebbe contribuito in maniera fattiva alle necessità stradali ed economiche della città, visto che il Comune stesso denuncia mancanze e predissesti".

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