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Cardiochirurgia: l'Udc presenta un'interrogazione sui lavori

Sarà discussa nel consiglio comunale del 24 gennaio. Il capogruppo Giardinelli sollecita la Asl ad una riposta e ritiene che la sala di Emodinamica debba essere realizzata subito senza indire una nuova gara d'appalto che dilati tempi e costi

Il consigliere comunale dell’Udc, Alessandro Giardinelli, pone l’attenzione sullo stato dei lavori del polo di Cardiochirurgia dell’ospedale Santissima Annunziata. Lo fa con una interrogazione urgente di cui si discuterà nel consiglio comunale del prossimo 24 gennaio.

I FATTI Lo scorso luglio un accordo tra la Asl e l’Ati (associazione temporanea di imprese) stabiliva che i lavori di costruzione della nuova Cardiochirurgia sarebbero terminati entro trecento giorni (circa dieci mesi). Nell'accordo, però, non era compresa la sala operatoria di Emodinamica.

Successivamente, però, l’Ati prima (25 agosto) e il direttore dei lavori dopo (18 novembre) hanno scritto alla Asl per valutare le proposte sul completamento delle sale operatorie e in particolare della terza destinata all’Emodinamica. L’Ati ha avanzato l’ipotesi di integrare a costo ridotto il lavoro già appaltato con la realizzazione della terza sala, con un’estensione dell’appalto per motivi di urgenza, perché si tratta di servizi non separabili e complementari, come prevede una legge del 2006. Il prezzo non aumenterebbe, ma resterebbe quello della gara del 2005.

La Asl, però, non ha ancora fornito una risposta ufficiale. Eppure la Regione ha destinato allo scopo 1 milione e 800 mila euro. In più il legale dell’azienda sanitaria ha dato parere favorevole alla proposta dell’ati.

“Tale completamento – scrive Giardinelli – è necessario per rendere idonea la terza sala operatoria, destinata all’Emodinamica, per la quale esiste un progetto esecutivo redatto dalla Proger s.p.a., ma ad oggi non c’è ancora alcuna determinazione a riguardo da parte della Asl. A tale progetto – prosegue – si deve procedere necessariamente nello stesso momento in cui si stanno realizzando i lavori di altre sale operatorie, per realizzare il reparto in maniera completa e tempestiva senza una crescita dei tempi e dei costi”.

Se la proposta dell’ati non dovesse avere buon esito, verranno realizzate solo due sale operatorie. Per costruire la terza si dovrebbe indire una nuova gara d’appalto “con la conseguenza – puntualizza il consigliere Giardinelli – di riaprire un nuovo cantiere con la chiusura delle attigue sale operatorie completate e con costi superiori a quelli del 2005”.  Tutto questo comporterebbe attese e disagi per i pazienti, che si sposterebbero verso altre strutture “impoverendo nel servizio e nell’economia il nostro territorio, con un aumento della mobilità passiva”. Secondo il consigliere dell’Udc la Asl dovrebbe accettare la soluzione dell’ati o proporre un’alternativa purché “contenga i requisiti di riduzione e rispetto dei tempi e dei costi”. 

L'INTERROGAZIONE Si rivolge dunque al sindaco, Umberto Di Primio, in qualità di massima autorità sanitaria nel comune di Chieti, per conoscere lo stato dei lavori e gli eventuali ostacoli ad una mancata decisione della Asl sulla terza sala operatoria di Cardiochirurgia. “Il fine di questa interrogazione – puntualizza – è la realizzazione del polo Cardiochirurgico senza ulteriori ritardi e costi, che causerebbero danni al servizio per i cittadini e per i pazienti cardiologici e un danno per l’economia del territorio”.

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