rotate-mobile
Politica

Lo scatto del consigliere Di Giovanni con la moglie Ania: "Rompiamo la nostra riservatezza per esprimere vicinanza ai suoi concittadini ucraini"

Il capogruppo del Pd e consigliere provinciale posta sui social una foto con la consorte per raccontare la crisi in Ucraina e condannare la guerra

Ha sempre utilizzato i suoi profili social solo per informare sull'attività amministrativa e sull'impegno politico, per raccontare gli impegni istituzionali e la vita in Comune, prima sui banchi dell'opposizione, oggi su quelli della maggioranza.

Ma questa volta Filippo Di Giovanni, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale e consigliere provinciale, già segretario cittadino del Pd, ha voluto fare un'eccezione e dare spazio anche al privato.

Perché la sua vita personale si intreccia a stretto giro con l'attualità che diventerà Storia. Da 12 anni, infatti, Di Giovanni è sposato con Ania, di nazionalità ucraina, comprensibilmente coinvolta e preoccupata da ciò che sta accadendo nel suo Paese d'origine, così come i suoi familiari e gli amici.

Così, facendo un'eccezione alla sua consueta riservatezza, l'esponente Dem ha postato su Facebook una foto con la consorte, entrambi con il passaporto in mano: lui quello della Repubblica Italiana, lei quello di colore blu rilasciato dall'Ucraina.

"In 12 anni di matrimonio - scrive lo stesso Di Giovanni - io e mia moglie, per scelta, non abbiamo mai pubblicato immagini della nostra vita famigliare convinti in una volontà di riservatezza a tutela dei momenti della nostra famiglia, che abbiamo voluto tenere sempre e solo per noi. Oggi, in un momento così particolare per la sua gente, Ania è ucraina, scegliamo di condividere su Facebook questo scatto per esprimere vicinanza ad un popolo, che in questi giorni sta vivendo il dramma di una guerra che, come sempre accade per tutti i conflitti è una scelta di pochi, che genera tragedia e dolore per molti. La guerra non è mai la soluzione per dirimere le controversie tra i popoli. La guerra è sempre una scelta irresponsabile che lascia dietro di sé una scia di dolore e morte e povertà. Siamo vicini al popolo ucraino, siamo vicini e solidali con gli abitanti del Donbass una regione che nel silenzio della comunità internazionale vive il dramma di una guerra dimenticata ormai da otto anni. Bisogna difendere il principio di autodeterminazione dei popoli che crediamo debba essere considerato alla stregua di un baluardo di civiltà. Chi crede che la storia delle genti e dei territori si possa scrivere con le armi commette un atto criminale. Sarà la storia a giudicare, come è sempre stato alla fine di ogni conflitto".

La testimonianza di Di Giovanni ha raccolto un gran numero di "mi piace" e commenti di solidarietà e vicinanza al popolo ucraino.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lo scatto del consigliere Di Giovanni con la moglie Ania: "Rompiamo la nostra riservatezza per esprimere vicinanza ai suoi concittadini ucraini"

ChietiToday è in caricamento