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Di Primio attacca D'Alfonso sui fondi per via Piaggio: "Solo chiacchiere elettorali"

Di Primio evidenzia che quei fondi, più volte annunciati, sono economie provenienti dai progetti Par Fsc Abruzzo 2007-2013 che la giunta regionale, con delibera n.541 del 29 settembre 2017, avrebbe riprogrammato ma di cui non vi è traccia di rendicontazione

Il giorno dopo l'annuncio del governatore Luciano D'Alfonso di 600mila euro per la riqualificazione di via Piaggio, il sindaco di Chieti Umberto Di Primio attacca il presidente della Regione, candidato alle elezione politiche, per essere arrivato a Chieti in piena campagna elettorale dopo aver ignorato a lungo una delle strade più dissestate della città.

“Il presidente D’Alfonso, candidato alle elezioni politiche - accusa Di Primio - viene a Chieti per certificare che fino ad oggi nulla ha fatto per l’area industriale del capoluogo teatino, se non regalarci commissari 'signor si' incapaci di decidere e di risolvere le problematiche dell’area e delle aziende. D’Alfonso continua a promettere finanziamenti che, deliberati da un anno, non ancora vengono messi a disposizione per realizzare opere fondamentali. Buon senso e rispetto istituzionale dovrebbero indurre chi è candidato ad astenersi dallo sbandierare promesse già sentite e propinate ai cittadini teatini e abruzzesi – evidenzia il sindaco -. I soldi da destinare al rifacimento del manto stradale di via Piaggio, per altro più volte annunciati, sono economie provenienti dai progetti Par Fsc Abruzzo 2007-2013 che la giunta regionale, con delibera n.541 del 29 settembre 2017, avrebbe riprogrammato ma di cui non vi è traccia di rendicontazione. L’unica procedura messa in campo dalla Regione, attraverso l’Azienda Regionale delle Attività Produttive – chiosa il Sindaco - è quella relativa alla individuazione delle manifestazioni di interesse delle ditte interessate all’appalto".

Per Di Primio, quelle di D'Alfonso sarebbero "le consuete chiacchiere che la città di Chieti colleziona in un compendio in cui sono inseriti anche i tanto sbandierati fondi del Masterplan che dovrebbero servire a realizzare opere strategiche per Chieti e l’Abruzzo, ma di cui ancora non vi è traccia. Ricordo, poi, la questione tutta irrisolta del Dea di II livello riguardante l’ospedale di Chieti, che esce fortemente indebolito dalla delibera di giunta regionale che ha approvato l’atto aziendale della Asl 02 Lanciano-Vasto-Chieti. Solo parole, insomma, a metà tra il cantato e il recitato sembra essere l’adagio interpretato da Luciano D’Alfonso che per non subire il giudizio dei cittadini dopo la fallimentare esperienza in Regione tenta la fuga a Roma".

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