Figli di coppie omogenitoriali: a Chieti una mozione per chiedere la continuazione delle registrazioni anagrafiche

Una mozione per richiedere la continuazione della procedura delle registrazioni anagrafiche dei figli di coppie omogenitoriali, indicando entrambi i genitori. A presentarla, ieri, sono stati i consiglieri comunali di Chieti Paride Paci del Partito Democratico ed Edoardo Raimondi del gruppo consiliare Liberi a Sinistra.

Il testo, che prende spunto da quello presentato alla Camera dei Deputati da +Europa e Radicali Italiani, arriva dopo un dibattito acceso che si trascina ormai da settimane, precisamente da quando una circolare del prefetto dello scorso 13 marzo ha chiesto al Comune di Milano, come a tutti i Comuni d’Italia, di interrompere le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli nati da coppie omogenitoriali. 

Secondo Paci e Raimondi "questo stop alle trascrizioni rafforza l’idea di conservazione dello stereotipo della famiglia ‘Mulino bianco’. La mozione - spiegano - ha lo scopo di sollecitare il Parlamento a discutere le proposte di legge in materia di riconoscimento dello stato di figli delle famiglie arcobaleno, attraverso una mobilitazione dal basso, che parta dai sindaci e dai cnsigli comunali".

Per i due consiglieri è necessaria l’importanza di un’azione collettiva che parta dai comuni. "Qui a Chieti abbiamo sposato a pieno la proposta arrivata a livello nazionale da +Eu e Radicali,depositando subito la mozione per affrontarla in consiglio comunale. Ci auguriamo che molte altre assise civiche si facciano promotrici di questa battaglia di civiltà. Anche questa volta - evidenziano Raimondi e Paci - sarà l’opera dei territori a smuovere le coscienze, come per la raccolta firme di Eutanasia Legale del 2021".