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Festa della Liberazione: gli studenti del collettivo “Rivolta l'Università” ricordano i partigiani teatini

Gli studenti a Chieti hanno ricordato Pietro Benedetti, partigiano di Atessa che aveva trasformato la sua bottega in luogo di riunione per giovani antifascisti

Questa mattina anche gli studenti del collettivo “Rivolta l'Università” della D'Annunzio di Chieti si sono recati in Largo Martiri della Libertà per festeggiare il 25 Aprile, anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo.

Abbiamo ricordato insieme all'ANPI, alle formazioni politiche presenti e alla cittadinanza intervenuta il sacrificio dei partigiani caduti in queste terre, donne e uomini, spesso ragazze e ragazzi che decisero coraggiosamente di prendere la strada dei monti per liberare il loro paese dall'oppressione della dittatura. Una scelta coraggiosa, spesso pagata con la vita, ma affrontata con la consapevolezza di essere dalla parte giusta e la certezza della sua necessità.

Soprattutto nell'Università, luogo di conoscenza per antonomasia, è doveroso e necessario ricordare e rilanciare l'esigenza di una pratica quotidiana di resistenza. Per questo nelle passate giornate gli attivisti del collettivo hanno informato studenti, docenti e semplici cittadini volantinando all'interno del campus universitario e “irrompendo” silenziosamente nelle biblioteche per fornire uno spunto di riflessione ricordando con la sua lettera di condannato a morte Pietro Benedetti, partigiano di Atessa che aveva trasformato la sua bottega di ebanista in luogo di riunione per giovani antifascisti e centro di smistamento della stampa clandestina.

Oggi più che mai è necessario resistere, contro revisionismi e neofascismi che tentano di incanalare la rabbia verso i settori più deboli della società con lo scopo di scatenare una guerra tra poveri, fomentando razzismo, omofobia e maschilismo; contro ogni tentativo di repressione del dissenso e di svolta autoritaria, insidie che oggi passano in Italia e in Europa attraverso le politiche antisociali contro lavoratori e pensionati che abbattono diritti del lavoro e della cittadinanza per preservare i profitti di pochi in un sistema in crisi. Così anche il diritto allo studio e all'istruzione pubblica, sanciti dalla nostra costituzione, già oggetto di pesantissimi tagli saranno sempre più erosi da scelte economiche folli, tecniciste e iperliberiste, come il fiscal compact e l'inserimento del pareggio di bilancio in costituzione.

Per questi motivi c'è bisogno di ricordare e praticare la Resistenza ogni giorno. Continueremo ad essere presenti all'interno dell'università con azioni informative, approfondimenti e momenti di socialità per tenere vivo il ricordo e alta la guardia, ricordando che è necessario continuare a lottare per difendere la libertà e i diritti conquistati dalle partigiane e dai partigiani e costruire un mondo migliore.

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