"Governo a maggioranza regionali, nonché l'attuale management della Asl hanno grande attenzione per l'ospedale di Chieti e per l'intero territorio provinciale". Così il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo, replica alla parlamentare del Movimento 5 stelle Daniela Torto, che aveva accusato di voler "depotenziare" il Santissima Annunziata.

"In questi tre anni - ricostruisce Febbo - solo per il clinicizzato di Chieti sono stati investiti oltre 16 milioni di euro e per il territorio di competenza della Asl 02 superiamo i 30 milioni. Inoltre, l’azienda sanitaria ha già predisposto e presentato, da almeno sei mesi, gli studi di fattibilità propedeutici per i due ospedali di Lanciano e Vasto (e di Avezzano), di cui si parla da anni, ma solo oggi si vedono concretamente gli impegni sia in termini di risorse sia per la progettualità".

"Sul clinicizzato di Chieti all’onorevole Torto sfuggono, o più semplicemente finge di non sapere vista la sua giovane entrata in politica - attacca - quali sono stati i progetti dell’ex giunta targata D’Alfonso-Paolucci, che oggi sono alleati regionali, circa il faraonico project financing che avrebbe generato il default per la sanità teatina e non solo. I progetti di investimento per oltre 60 milioni di euro illustrati all'università, poiché il nostro è un clinicizzato e quindi deve avere il parere della commissione paritetica Asl/Università, dal drettore generale Schael, sono realizzabili grazie alle risorse vere per 49 milioni di euro e per 14 milioni con il Pnrr Sanità finanziato dalla Comunità europea; il tutto realizzato in piena emergenza pandemica".

Il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale non risparmia l'assessore comunale alla Sanità Fabio Stella, che è il fratello della consigliera pentastellata Barbara: "Gli consiglierei - attacca - di non avventurarsi in analisi politico-amministrative troppo avventate e magari provi a misurarsi prima con l’elettorato cittadino, o del suo stesso movimento, visto che non ha  partecipato all’ultima competizione elettorale. Lo invito soprattutto a verificare la veridicità delle sue affermazioni gratuite e inopportune", conclude Febbo.