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Falone (Lega): "Stazione di Porto di Vasto inadeguata, il Comune solleciti interventi"

Il coordinatore della Lega Vasto, Ermanno Falone, chiede che l'amministrazione comunale si attivi per un tavolo di confronto con Rfi (rete ferroviaria italiana)

«La stazione di Porto di Vasto è inadeguata, il Comune solleciti interventi».
A chiederlo è Ermanno Falone, coordinatore della Lega Vasto.

«È palese, e le numerose sollecitazioni che giungono da più parti ne sono la testimonianza», ritiene Falone, «che la stazione di Porto di Vasto abbia necessità di una profonda revisione strutturale dal momento che, nonostante la collocazione periferica e le ridotte dimensioni, assolve a un ruolo cruciale soprattutto per quanto attiene al trasporto pendolare da e verso la città di Vasto».

«In ragione della sua importanza» – dice la Lega vastese, «sollecitiamo il sindaco e tutta l’amministrazione comunale affinché si attivino per un confronto costruttivo con Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) affinché si possa giungere a un intervento migliorativo che vada nella direzione di una fruibilità dello scalo al passo con il XXI secolo e, quindi, con le esigenze dei reali fruitori».

«Nei giorni scorsi», evidenzia la Lega Vasto, «abbiamo assistito alla riverniciatura delle linee che delineano i posti auto, ma non è certo una risposta efficace alla richiesta di parcheggi che provengono dalla moltitudine di pendolari che affollano lo scalo ferroviario dalle prime ore del giorno e lasciano i loro mezzi in quell’area in cui, oltretutto, anche la sicurezza viene lasciata al caso, e i numerosi raid furtivi lo evidenziano, vista l’assenza di telecamere. Eppure nel 2020 l’amministrazione, se non ricordiamo male, aveva presentato un progetto per un nuovo parcheggio e ci chiediamo che fine abbia fatto, se da allora sindaco aministrazione abbiano continuato a cercare un colloquio per giungere a ridefinire gli standard della stazione oppure no, e sarebbe cosa deprecabile. La questione che ci lascia ancor più sconcertati, però è la totale assenza di attenzione, in spregio a tutte le normative in materia di pari opportunità, verso le persone con disabilità: mancano ascensori adeguati, o perlomeno dei servoscala, mentre le scale del secondo binario sono addirittura pericolose, dal momento che essendo il tetto lesionato l’acqua piovana filtra e allaga le rampe. E come non rilevare con forza l’assenza dei bagni fruibili, un esempio di inciviltà che lascia sconcertati noi, ma soprattutto gli utenti. Tutte circostanze sulle quali sindaco e amministrazione avrebbero potuto e dovuto fare leva nei confronti di Rfi per avviare un dialogo risolutivo sulla questione, ancor più in questa fase in cui quello scalo ferroviario si appresta a diventare nodale nella gestione dei flussi di merci da e verso il porto».

Così concludono dalla Lega: «Certo non ci aspettiamo quella rapidità e quella decisione che il tema meriterebbe da una amministrazione incapace di alzare la voce anche sulla annosa vicenda del cavalcavia di contrada Selvotta nei pressi della stazione Vasto-San Salvo. Chi non si è trovato qualche volta dinanzi alle transenne che ne impediscono l’attraversamento a cause delle piogge che trasformano l’area in un piccolo lago? Una amministrazione efficiente avrebbe aperto un dialogo per ottenere interventi risolutivi per la regimentazione delle acque a monte e la manutenzione sistematica delle grate di raccolta a valle in quel tratto spesso utilizzato da lavoratori della nostra città per recarsi nella zona industriale di Piana Sant’Angelo. Anche in questo caso – chiosa la Lega – parliamo di un intervento ormai non più procrastinabile e sollecitiamo chi amministra la città da oltre tre lustri a impegnarsi perché si intervenga in maniera definitiva».

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